"Beveraggio dimenticato Il sindaco fa finta di occuparsene"

"Beveraggio dimenticato  Il sindaco fa finta  di occuparsene"

"Beveraggio dimenticato Il sindaco fa finta di occuparsene"

"Il fosso Beveraggio, con la sua carica batterica da Escherichia coli 400 volte superiore al valore limite massimo consigliato per gli scarichi in corpi idrici superficiali, è una fogna a cielo aperto". Inizia così la lettera di Laura Coralli inviata al sindaco Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. "Ho letto sindaco che ha firmato l’ordinanza attraverso la quale il Comune di Grosseto chiede all’Acquedotto del Fiora di provvedere al ripristino dello stato dei luoghi del Fosso dei Molini, a valle dell’impianto di depurazione di San Giovanni in località Pianetto – aggiunge –. Fa molto piacere vedere che lei si preoccupa a fronte di questi inquinamenti, ma cosa mi dice sul fosso beveraggio che è una fogna a cielo aperto iniziando dal quartiere le Gemme per poi confluire nel San Rocco?".

"Il fosso beveraggio era un nobile fosso della Bonifica che nasceva dal bacino di calma della Steccaia, che portava la sua acqua alle locomotive della stazione ferroviaria di Grosseto e poi entrava nella campagna di Barbanella profumato, con i pesci, le libellule, le rane, dava acqua alle coltivazioni, al bestiame – aggiunge –. Una perla così è stata piegata alla logica del profitto, anziché salvaguardare l’ambiente e fare depurazione che peraltro è addebitata alle singole utenze da AdF. L’ultima piena di fognatura è entrata la sera del 12 maggio: odore nauseabondo, nera e soda come la pece, velocemente diretta a Marina di Grosseto. Una delle tantissime piene che lascia dopo il suo passaggio l’habitat ideale per le zanzare, le mosche, i ratti nonché assorbenti appesi alla vegetazione. Con la presente desidero informarla che lo scolmatore scarica sul fosso beveraggio le acque nere non per fenomeni eccezionali ma diverse volte ogni anno".