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Bando triennale per l'immobile della Provincia di Grosseto: trasformare in laboratorio culturale

La Provincia di Grosseto mette a disposizione un immobile di 138 mq nel centro storico per trasformarlo in un laboratorio culturale e sociale, un luogo di incontro di talenti, competenze e creatività. Progetti per coinvolgere i cittadini di ogni età. Scadenza 14 novembre.

Bando triennale per l’immobile della Provincia

Trasformare l’immobile in via Chiasso delle Monache nel centro storico di Grosseto, in un laboratorio culturale e sociale, in un incubatore di idee, in un luogo di incontro di talenti, competenze e creatività, dove realizzare progetti che coinvolgano i cittadini di ogni età, incidendo positivamente sulle dinamiche sociali della città. È questo l’obiettivo che si è data la Provincia di Grosseto con la pubblicazione di un avviso esplorativo rivolto ad associazioni e fondazioni senza scopo di lucro, chiamate a presentare dei progetti sulla base dei quali procedere alla concessione triennale di questi spazi in comodato d’uso gratuito. "E’ il nostro piccolo contributo alla rivitalizzazione del centro storico di Grosseto: –commenta il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola – mettiamo a disposizione della città uno spazio di ben 138 metri quadrati, al piano terra di un immobile di proprietà della Provincia, che si trova in una posizione strategica, in via Chiasso delle Monache, a pochi passi da Corso Carducci e dai musei cittadini e praticamente davanti a piazza San Francesco e al Polo universitario. Si aprono quindi innumerevoli possibilità di utilizzare questi spazi, trasformando un luogo che prima ospitava degli uffici pubblici in un centro di aggregazione sociale, un vero e proprio laboratorio culturale e di idee, che partendo dall’uso degli spazi assegnati si proietti all’esterno, dando vita a veri e propri percorsi di rigenerazione urbana del centro cittadino". La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre le 12 del 14 novembre consegnandola direttamente a mano all’ufficio protocollo dell’Ente o inviandola per raccomandata con ricevuta di ritorno.