
Carlo Sestini (presidente Avis)
Grosseto, 21 novembre 2023 – Carlo Sestini, presidente provinciale Avis Grosseto al quarto mandato consecutivo, guarda ai numeri delle donazioni di quest’anno con ottimismo. Sono ancora dati parziali, ma sono in linea con quelli del 2022 (raffrontando i dati 2022 e 2023 al 18 novembre, quest’anno c’è stato un calo pari al -0,7%). Il primo commento di Sestini, quello in merito ai numeri, è prudente. "Il dato parziale è sempre da prendere con le molle, ci manca lo 0,7% di donazioni – spiega il presidente provinciale di Avis – che tradotto in numeri sono qualche centinaio di donazioni, confidiamo di recuperare in questa parte finale dell’anno, dicembre è un periodo buono per le donazioni".
Uno degli aspetti più rilevanti del 2023 è rappresentato dall’apertura in più giorni dei centri trasfusionali da parte di Asl Toscana Sud Est. "Rappresenta un progetto importante per promuovere la donazione del sangue e soprattutto del plasma – prosegue Sestini –. La possibilità di accedere ai centri trasfusionali della provincia in alcune domeniche e pomeriggi dell’anno è un modo per andare incontro alle esigenze dei donatori lavoratori. Mi piace pensare e parlare di centri trasfusionali a misura di donatore". Al momento il progetto di aperture extra dei centri è in via sperimentale ma se a fine anno saranno registrati numeri positivi allora potrà diventare strutturale. Importanti anche i numeri dei nuovi donatori: in provincia si contano 55.641 donatori, 494 sono nuovi. "È un dato importante se paragonato a chi ha cessato l’attività – prosegue nell’analisi Sestini – . Rispetto al 2022 in 142 hanno smesso di donare". Tra i territori che si sono distinti per donazioni c’è l’Amiata. La montagna è andata molto bene soprattutto per le donazioni di plasma. Ci sono poi le noti dolenti, come la chiusura della sezione di Sassofortino anche se il presidente spiega. "Non si è trattato di una vera e propria chiusura, i donatori sono confluiti su Ribolla". Guardando alle necessità più impellenti c’è la questione Follonica. Ad oggi il centro trasfusionale della città del Golfo è aperto 4 giorni a settimana ma il quarto giorno è il frutto di una sperimentazione.
«Il centro trasfusionale follonichese ha bisogno di 4 giorni d’apertura in maniera strutturata – spiega Sestini – merita un’attenzione maggiore visto il potenziale di donatori che offre. Quest’anno sono arrivati a 1.665 donatori, è la seconda sezione dopo quella di Grosseto. Nel 2022 ha fatto registrate 1881 donazioni". Il presidente provinciale Sestini chiude guardando al nuovo anno. "Nel 2024 dobbiamo cercare di coinvolgere sempre più giovani perché sono loro che hanno una vita da donatori si spera molto lunga. Quest’anno abbiamo registrato tanti nuovi ragazzi, grazie anche a donatori conosciuti come la campionessa Ambra Sabatini. Il lavoro delle 28 sezioni provinciali è stato enorme e spero che prosegua perché oltre ad avere un ruolo di educazione alla solidarietà vanno ad assumere i connotati di un’associazione di cui un territorio non può fare a meno".