Asl, zone distretto in discussione

Il consiglio regionale impegna la giunta a ridurre la dimensione delle aree. "Stop al progetto Saccardi"

Stefania Saccardi

Stefania Saccardi

Grosseto, 14 gennaio 2021 - «Che il Pd abbia cambiato la sua idea sulle ‘zone distretto’ smontando la riforma voluta dall’allora assessore alla sanità Saccardi ha reso bellissima la giornata del consiglio regionale, visto che su questo tema mi sono da sempre battuto". Inizia così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, dopo l’approvazione all’unanimità, con un emendamento a firma di Ulmi, la mozione proposta dal Pd che chiede alla giunta regionale di valutare la necessità di una revisione della dimensione delle attuali ‘zone distretto’.

"Come Lega – afferma Ulmi – abbiamo sempre contrastato la fusione di aree distretto che ha creato dei veri e propri mostri, come quello attualmente rappresentato dal Coeso, che dietro un contributo di 450mila euro ha unito l’area grossetana, quella delle Colline metallifere e quella amiatina. Una struttura oggi lontana dai territori che ha dimostrato tutte le sue difficoltà di funzionamento a partire dalla necessità di creare quel patto parasociale per l’elezione del presidente che ha condotto all’attuale impasse. Ho sempre diffidato dal fatto che nella stessa area distretto si potessero mettere sullo stesso piatto della bilancia le problematiche di un comune amiatino con uno costiero o, ad esempio, uno dei piccoli comuni metalliferi con quelli di una città come Grosseto. Oggi sono convinto che con questa mozione, si sia compiuto un atto di giustizia".

Ulmi ha impostato la sua campagna elettorale per un ritorno ad una sanità territoriale e con lei a politiche socio-sanitarie più vicine ai cittadini. "Noi siamo e saremo per Asl e su Zone Distretto a misura di territorio, che pressappoco ricalchino i confini provinciali – afferma Ulmi – questo a differenza di un Pd che, finalmente, sembra ripensare ad una strategia degli accorpamenti che si è rivelata fallimentare. Ci fa piacere questa inversione di tendenza e per me questa rappresenta grande soddisfazione, tanto da aver deciso di partecipare alla mozione inserendo un emendamento che chiede che l’ventuale procedura di rivisitazione passi per la commissione sanità. Spero vivamente che la giunta accolga gli indirizzi dati all’unanimità dal Consiglio regionale per tornare a politiche sociosanitarie più giuste".