REDAZIONE GROSSETO

"Arsenico nell’acqua, nuovi studi"

Barocci: "La Giunta regionale ha deliberato l’avvio di accertamenti sull’Amiata su proposta degli assessori"

I nuovi dati dello studio "InVetta" commissionato da Ars sulla quantità di metalli pesanti nell’acqua che esce dai rubinetti di tutta la provincia di Grosseto, ha alzato il velo su una problematica che non può e non deve passare inosservata. L’acqua, che ricordiamo rispetta tutti i parametri che prevede la legge, non è inquinata. Ma, secondo gli ambientalisti che hanno denunciato il problema, quello che non torna sono proprio i parametri. Troppo alti rispetto alla stessa acqua in altree parti d’Europa per quanto riguarda la concentrazione di microgrammi di arsenico per ogni litro di acqua. "La Giunta regionale della Toscana ha deliberato il 21 febbraio scorso l’avvio di un nuovo studio sull’Amiata su proposta congiunta degli assessori alla Sanità, Simone Bezzini e dell’Ambiente, Monia Monni". Inizia così Roberto Barocci, leader del movimento ambientalista grossetano ed esperto riconosciuto su tutte le problematiche dell’inquinamento della provincia di Grosseto. "La delibera 18522 ha per oggetto la costituzione della cabina di regia Progetto "InVetta" - aggiunge Roberto Barocci - i cui dati allarmanti sono stati recentemente presentati a Firenze dall’Agenzia Regionale di Sanità, confermando gli eccessi di mortalità sui dati attesi, già evidenziati dal 2010". Questa volta non si tratta di un ulteriore approfondimento degli studi a carattere epidemiologico, ma di programmare azioni ed interventi conseguenti ai dati sanitari accertati, come è scritto nella delibera: "Dato atto che dai risultati dello studio InVetta è emersa l’esigenza di approfondire le conclusioni dell’analisi svolta e definire un documento programmatico nel quale vengano individuate azioni, interventi e ricerche da sviluppare a tutela della popolazione". "Per realizzare tale difesa per la prima volta si prevede il coinvolgimento anche del Settore Tecnico regionale del Genio Civile e la direzione della difesa del suolo e Protezione civile - aggiunge Barocci - Considerato che tale studio In Vetta ha evidenziato la relazione certa tra eccessi di malattie e Arsenico dell’acqua potabile, questo coinvolgimento del Genio Civile fa sperare al Forum Ambientalista che finalmente in Regione si ponga attenzione all’accertato deposito in Amiata di 75 chili all’anno di Arsenico, scaricato dai camini delle centrali geotermiche e che passa in parte nell’acquifero delle acque potabili del Fiora". Il Forum Ambientalista, a tale proposito, rammenta "una mozione votata all’unanimità dal Consiglio regionale che chiedeva di attivare in Regione Toscana una legge votata dal Parlamento nel 1999 e che prevedeva la difesa delle aree di ricarica delle falde idropotabili".

Matteo Alfieri