
Due ricercati sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Grosseto. E’ stato rintracciato nel capoluogo e quindi sottoposto a provvedimento restrittivo uno straniero dell’est Europa in quanto, condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione oltre a a 120 euro di multa, doveva scontare un residuo di 2 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. La condanna, emessa dalla Corte di Appello di Trieste, è relativa a fatti commessi nel 2021 a Trieste: era in possesso infatti di documenti d’identità falsi e favoriva l’immigrazione clandestina di stranieri nel territorio italiano. Infatti, nel corso di un’attività investigativa della Squadra mobile di Trieste, l’uomo è stato individuato come responsabile, dell’illecito ingresso, dalla Slovenia in Italia, di cittadini provenienti dall’Asia meridionale che attraversavano il confine grazie all’aiuto di passeurs compiacenti.
Con la collaborazione della Polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino, poi, è stato poi eseguito un provvedimento restrittivo a carico di un altro straniero dell’est in quanto, condannato in via definitiva alla pena di quattro anni di reclusione e 1100 euro di multa, doveva scontare un residuo di tre anni, 10 mesi e 6 giorni di reclusione. La condanna, emessa dalla Corte di Appello di Firenze, è relativa a fatti reato commessi dal 2011 al 2015 nella provincia di Grosseto. Si tratta di reati contro il patrimonio, ossia vari furti ed una rapina, fatti a Grosseto, Castiglione della Pescaia, Follonica e Scansano. La rapina di Follonica del 2011, inoltre, dopo la consumazione di un furto all’interno di un supermercato, nel mentre gli autori del fatto si allontanavano, proprio per assicurarsi la fuga, l’arrestato tentò anche di investire uno dei due dipendenti. I furti sono stati invece commessi all’interno di cantieri, soprattutto di rame, ed all’interno di abitazioni private. L’esecuzione del provvedimento è avvenuta alla Polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino in quanto la persona, scomparsa in Italia, è stata oggetto di continue attività di ricerca da parte della Squadra mobile che è riuscita a localizzarlo all’estero e, conseguentemente, ad ottenere un mandato di arresto europeo eseguito a Nagykereki, in Ungheria. Ultimate le necessarie formalità le autorità ungheresi hanno provveduto alla consegna alle autorità italiane dell’uomo ricercato che è stato quindi accompagnato in Italia e arrestato.