Amiata Piano Festival, gran finale. Con "Dionisus" 4 giorni di musica

Appuntamento al Forum della Fondazione Bertarelli (Poggi del Sasso), da giovedì 29 al primo settembre

Amiata Piano Festival, gran finale. Con "Dionisus" 4 giorni di musica

Maurizio Baglini e Silvia Chiesa curano la direzione artistica. dell’«Amiata Piano. Festival», che quest’anno è giunto alla sua diciannovesima edizione

Gran finale per l’"Amiata Piano Festival", che si conclude con un ultimo lungo fine settimana di musica, da giovedì 29 a domenica primo settembre. Quattro giorni intitolati "Dionisus"’, con una parata davvero stimolante di repertori diversi, inediti e trasversali nel tempo, nei generi e nello spazio. Un modo per ricapitolare una lunga storia, che ha legato quest’anima musicale al magico contesto dell’Amiata, in vista della grande festa per i vent’anni della manifestazione, curata da Maurizio Baglini e Silvia Chiesa. "Ci stiamo preparando – commenta Baglini – a un anniversario che tocca il cuore e l’immaginario di chiunque sia capace di credere nei sogni. Mai avremmo pensato, nel 2005, di poter sviluppare un progetto così articolato, vario ed ambizioso. Questa diciannovesima edizione è dunque un connubio speciale fra fidelizzazione di artisti che hanno contribuito a rendere grande il festival e innovazione dei programmi canalizzati nel concetto di trasversalità dei generi musicali". Si parte quindi giovedì 29 con l’incontro tra Occidente ed Estremo Oriente con i pianoforti di Maurizio Baglini e dell’affermata cinese Jin Ju e il sax di Federico Mondelci in un intenso viaggio novecentesco. Si prosegue venerdì con la riscoperta della grande artista ottocentesca Louise Farrenc ad opera di Silvia Chiesa che si esibirà nel doppio ruolo di musicista e voce recitante, accompagnata da Mihaela Costea al violino e da Linda Di Carlo al pianoforte, per celebrare la protagonista dell’Ottocento francese, Louise Farrenc. "Amo viaggiare – spiega Silvia Chiesa – e come musicista è molto facile farlo. Il mio impegno è di portare il pubblico in luoghi e situazioni inusuali e poco conosciuti. Il viaggio di quest’edizione di Amiata Piano Festival, in particolare, sarà in Francia per presentarvi una figura femminile di grande coraggio che ha sfidato le ideologie della sua epoca".

Sabato l’omaggio al rapporto tra due grandissimi della cultura alta ma al contempo nazionalpopolare come Nino Rota e Eduardo de Filippo con voce narrante e sceneggiatura di Stefano Valanzuolo e il duo violoncello e pianoforte di Chiesa e Baglini. E, infine, domenica la vera sorpresa con "Note di Gusto", inedito esperimento della compositrice Roberta Vacca di narrazione della gastronomia tradizionale italiana per tre soprani, ensemble cameristico e batteria di cucina.

Riccardo Bruni