Allarme predatori Lupo in giro di notte nel centro di Castiglione

L’animale era sulla darsena. Poi un assalto in un azienda tra Buriano e Vetulonia. Coldiretti: "Presenza vicino alle abitazioni che adesso inizia a preoccupare".

Allarme predatori  Lupo in giro di notte  nel centro di Castiglione

Allarme predatori Lupo in giro di notte nel centro di Castiglione

I lupi "bussano" alle porte di casa. Questa volta è accaduto a Castiglione della Pescaia, sul litorale maremmano, dove un esemplare di lupo è stato avvistato aggirarsi nella zona del porto nella tarda sera di martedì. A documentarlo è un video di uno dei residenti che bene definisce i contorni di una presenza che non è più rara ne inusuale nemmeno per le aree periurbane ed i centri abitati. Un altro episodio risale allo scorso gennaio. Prima di essere avvistato in pieno centro di Castiglione, il lupo potrebbe colpito nelle vicinanze: ad essere stata presa di mira è stata un’azienda agricola, una piccola fattoria con tanti animali tra Buriano e Vetulonia. I titolari si sono svegliati e hanno trovato una pecora sbranata. Anzi, sbranata non è la parola giusta. Di fatto i predatori, lupi o ibridi, hanno divorato tutto, lasciando solo la colonna vertebrale. Non è la prima volta che l’azienda viene visitata dai predatori: un’altra volta furono uccise due capre e due capretti, un’altra volta un montone. Il titolare ha sporto denuncia. Gli incontri con i lupi, in tutta la provincia di Grosseto, e nella regione, sono ormai all’ordine del giorno. Così come le predazione ai danni degli allevatori. A renderlo noto è Coldiretti Grosseto che torna a chiedere un piano nazionale per la gestione della specie selvatica. "Così come per i cinghiali per gli agricoltori, i lupi non sono più soltanto un problema per gli allevatori ma per tutta la comunità. La loro presenza, vicino alle abitazioni, sempre più ricorrente, rappresenta un potenziale pericolo per la sicurezza e la tranquillità dei cittadini. Il loro habitat non sono le città. Le istituzioni devono con coraggio definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera. – prosegue Fabrizio Filippi di Coldiretti Grosseto - Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – conclude la principale organizzazione agricola – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città".