"Aggiornare il Piano energia e clima"

Angelo Gentili torna a chiedere lo sviluppo delle rinnovabili

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"Occorre aggiornare il Piano nazionale energia e clima che definisce gli obbiettivi sulle emissioni di gas serra, utilizzare al meglio con progettualità adeguate di alto livello tecnologico le risorse del Pnrrr destinate al settore delle rinnovabili, approvare le norme per le comunità energetiche che rappresentano un formidabile strumento di sviluppo territoriale in chiave rinnovabile,ma soprattutto occorre il taglio drastico dei tempi di approvazione per l’installazione di grandi impianti da energie rinnovabili: sei anni a fronte di sei mesi sufficienti in gran parte degli altri Paesi europei".

E’ quanto sostiene Angelo Gentili, componente della Segreteria nazionale di Legambiente, che ribasdisce alcuni concetti ritenuti fondamentali per uscire dalla "dipendenza da gas nei consumi elettrici e termici".

"La crisi energetica – dice ancora Gentili – è ormai un dato di fatto che sta mettendo in grande difficoltà famiglie ed imprese, basti pensare appunto alle bollette salatissime che stanno arrivando per il servizio di erogazione di elettricità e che rischiano di far crollare intere filiere produttive e comparti: alberghi e ristoranti, negozi, agricoltura, industria".

Lo sviluppo delle energie rinnovabili, quindi, per Legambiente resta la strada migliore per uscire da questa situazione. Non solo la migliore, ma anche la più veloce. E che non si torni a parlare di nuclerare, oltretutto.

"Non ha alcun senso, dal nostro punto di vista – dice Gentili –, continuare a proporre il nucleare nel nostro Paese sconfitto in modo chiaro attraverso due referendum nel 1987 dopo il gravissimo incidente di Chernobyl e poi nel 2011 dopo l’altrettanto catastrofico incidente di Fukushima. Questo tipo di energia continua ad essere molto pericolosa in quanto ad oggi il nucleare sicuro non esiste, rimane l’enorme problema delle scorie da smaltire e che comporta comunque costi altissimi. E inoltre i tempi di realizzazione di una centrale dalla progettazione in poi sono lunghissimi, almeno 10-15 anni".