"Affitti in nero. Una piaga pericolosa"

Nel settore del turismo a Grosseto, gli affitti in nero creano concorrenza sleale, evasione fiscale e minacciano la sicurezza dei turisti. Confcommercio e Federalberghi chiedono un contrasto efficace a questa pratica dannosa.

"Affitti in nero. Una piaga  pericolosa"

"Affitti in nero. Una piaga pericolosa"

C’è una piaga da debellare nel settore del turismo, perché produce almeno tre effetti negativi: crea concorrenza sleale, alimenta l’evasione fiscale e abbassa i livelli di sicurezza per chi usufruisce del servizio reso. Il punto dolente sono gli affitti in nero "ovvero – dicono Giulio Gennari e Maurizio Parrini, rispettivamente presidente di Confcommercio e di Federalberghi – le locazioni brevi irregolari, cioè al nero, veicolate attraverso il passaparola ancora prima che dalle piattaforme online".

"Un mondo – dicono ancora – tanto rilevante quanto dannoso per l’economia del territorio che va contrastato nella maniera più efficace possibile" perché significa "l’immissione sul mercato di migliaia di immobili di ogni genere e condizioni (spesso fatiscenti e maltenuti) da parte di semplici privati cittadini che si improvvisano imprenditori del turismo. E le locazioni turistiche irregolari sono inoltre una minaccia per la sicurezza degli stessi turisti, perché nel mercato nero degli affitti estivi gli immobili a ciò destinati sono quasi tutti datati nel tempo, non manutenuti in maniera corretta e privi di quegli elementi che invece, nella ricettività professionale fanno la differenza: rilevatori di fumo, estintori e via dicendo. A ciò si aggiunge, infine, un aspetto che crediamo non possa essere ritenuto secondario: la minaccia alla sicurezza pubblica. La pratica degli affitti in nero bypassa la comunicazione obbligatoria degli ospiti alla Questura e questo significa che gli ‘ospiti’ degli improvvisati imprenditori del turismo potrebbero avere anche finalità diverse da quelle di una semplice vacanza. Né, d’altra parte, sarebbe possibile per le forze dell’ordine controllare una locazione turistica di cui ignorano l’esistenza".