REDAZIONE GROSSETO

Acque agitate nei Democratici Gestione unitaria al capolinea Mozione Schlein chiede rilancio

All’indomani della primarie è stato sciolto l’esecutivo, mai ricostituito. I vincitori del congresso chiedono di ripartire da sanità, sociale, modello di sviluppo della Maremma e gestione del partito.

Acque agitate nei Democratici Gestione unitaria al capolinea Mozione Schlein chiede rilancio

Cambiare tutto per non cambiare niente. Il motto di gattopardiana memoria sembra calzare a pennello nell’attuale gestione del Pd provinciale, dove gli effetti della vittoria della mozione Schlein alle primarie non sembrano aver intaccato l’asset del partito e soprattutto non sembrano aver dato quel rilancio al Pd, che proprio i rappresentanti della mozione Schlein chiedono ormai da mesi al segretario Termine. E proprio Termine all’indomani dell’esito delle primarie (lui sosteneva Bonaccini, insieme agli organismi dirigenti del partito e alle figure apicali nell’amministrazione, dal Parlamento, dalla Regione alla Provincia, passando per alcuni importanti Comuni del territorio), di sua sponte sciolse l’esecutivo. Da allora poi di fatto non è successo più niente se non la presentazione di due documenti da parte della mozione Schlein. Il primo, risalente ad aprile, chiedeva il rilancio del partito, sia da un punto di vista della dinamiche interne, sia da un punto di vista delle proposte politiche da fare ai cittadini. E si parlava di temi come la sanità, un progetto innovativo per lo sviluppo della Maremma, e infine le questioni sociali, anche per essere alternativi al centrodestra. Questo primo documento fu discusso in direzione. Ma con scarso esito come ricordano, sempre i rappresentanti della mozione Schlein, sostenuta a livello regionale da Emiliano Fossi, in un secondo documento risalente ai primi di giugno. "Abbiamo redatto e consegnato alla discussione della Direzione provinciale un articolato documento programmatico che dà corpo alla richiesta di rinnovamento. Ma la Direzione, seguendo i rituali correntizi, ha eluso, bocciandolo, il nodo politico e tentato di assorbire ed annacquare il documento per depotenziarlo". Ora la palla passa al segretario Termine.