Acqua a peso d’oro Ecco perché è così cara

I consumatori: "Una famiglia toscana di 3 persone paga da 560 a 950 euro: troppe differenze tra i diversi gestori. Cancellare le voci improprie nelle fatture"

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A Lucca una famiglia di tre persone paga circa 560 euro l’anno per la bolletta dell’acqua, in totale tra acquedotto, fognatura, depurazione, quota fissa, extra e Iva. Nei comuni gestiti da Gaia si va da un minimo di 674 ad un massimo di 815 euro. Nell’area Publiacqua, sempre prendendo a riferimento i consumi di un nucleo di tre persone, il costo è di 819 euro, mentre per Acque spa è di quasi 862 euro. Il costo sale a 912,30 euro per Nuove Acque, che gestisce la zona di Arezzo e Siena, mentre la bolletta dell’ Acquedotto del Fiora, gestore dell’area Grosseto e Siena, è di 932 euro, sempre se la famiglia è di tre persone.

La bolletta più alta risulta quella dell’Azienda Servizi Ambientali, gestore di 33 Comuni tra Livorno, Pisa e Siena, con una bolletta di 950 euro, di cui quasi 850 di tariffa e il resto tra extra e Iva. Si tratta dei dati elaborati dall’Associazione per i diritti dei cittadini, Adic Toscana, e dal Forum Toscano dei movimenti per l’acqua sulla base delle tariffe riferite all’anno 2021. Ma come viene calcolato il costo dell’acqua in bolletta?

"Dal 1° gennaio 2018 – rispondono Clara Gonnelli, presidente di Adic Toscana, e Rossella Michelotti, portavoce del Forum Toscano dei movimenti per l’acqua – viene applicato il Ticsi, metodo introdotto da Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, per ovviare all’errore del precedente metodo che non era equo, in quanto formulato sull’ipotesi di una famiglia standard di tre persone in conseguenza del quale le famiglie con componenti familiari inferiori a tre pagavano meno mentre quelle più numerose pagavano progressivamente al numero dei componenti molto di più".

"Il Ticsi, che prevede un periodo transitorio sino al 31 dicembre 2022, in Toscana è già applicato con un meccanismo che rimuove completamente la disuguaglianza. L’Autorità idrica toscana – proseguono - ha previsto singole tariffe per ciascuna composizione del nucleo familiare".

Le tariffe idriche nella regione sono più alte di altre realtà italiane e questo dipende, sostengono le aziende del servizio idrico, dalla importante mole di investimenti che viene effettuata sulla rete ogni anno. Nel 2020, ad esempio, sono stati previsti in Toscana, dalle varie aziende del servizio idrico, investimenti per oltre 286,6 milioni, integralmente pagati dagli utenti attraverso le componenti specifiche inserite nelle tariffe".

"In tariffa, però, sono inserite due componenti, tecnicamente errate, il FoNI e l’AMMFoni, che sono un finanziamento da parte degli utenti con rimborso attraverso gli ammortamenti dei beni oggetto di investimento. Una componente sulla quale sarebbe opportuno aprire un ragionamento perché contribuisce all’aumento della tariffa pur essendo un obbligo del gestore finanziare gli investimenti. E’, inoltre, una modalità che contribuisce ad aumentare gli ‘oneri finanziari del gestore’, cioè la remunerazione del capitale investito, quella soppressa dal referendum del 2011".

Monica Pieraccini