
Si può sorridere parlando di coronavirus? È irrispettoso? Irriverente? L’ultimo libro di Carlo Ronconi, farmacista (e scrittore) di Grosseto è al di sopra di ogni sospetto. Anzitutto perché Ronconi è stato tra i primi grossetani ad ammalarsi di Covid 19 nello scorso mese di marzo. Sa bene, dunque, cosa sia la malattia e gli strascichi che essa comporta sia da un punto di vista clinico che personale. Tanto che nel suo ultimo volumetto riporta pure la sua esperienza di malato in quarantena. E poi perché basta leggere le prime tre righe di controcopertina per capire che il senso dell’operazione letteraria è tutt’altro. Ronconi ha voluto voler rendere omaggio, certo nel modo letterario a lui proprio (il farmacista ha già scritto tre volumetti satirici con gli aneddoti più curiosi e simpatici raccolti in farmacia e in altri luoghi pubblici della città), a tutte quelle persone che in questi mesi sono stati impegnati nella trincea del coronavirus. "Dedico questo lavoro non soltanto ai medici, agli infermieri e più in generale a tutto il personale sanitario inclusi noi farmacisti, ma pure a quelle persone che non sono state quasi mai nominate in questa emergenza e che, però, sono state anch’esse in prima linea – dice Ronconi – Un esempio per tutti: gli operatori di Sei Toscana che hanno effettuato un servizio speciale di raccolta rifiuti per tutte le persone poste in quarantena, incluse quelle malate di Covid come me". L’ultimo volume di Carlo Ronconi lo si può definire di ‘cronaca satirica’ perché raccoglie un gran numero di ‘battute’, o se vogliamo dire ‘sfondoni’ pronunciatei da cittadini comuni durante i loro minuti di attesa in farmacia, o dal medico di famiglia, o in ferramenta o persino in tribunale e in banca. Argomento di discussione? Ovviamente il coronavirus. "Ho amici un po’ ovunque – racconta Ronconi – e sapendo che ogni tanto mi diletto a scrivere e a pubblicare questi volumetti con le frasi più incredibilmente divertenti pronunciate durante la normale quotidianità di ciascuno di noi, hanno messo da parte un po’ di materiale e me lo hanno consegnato al momento giusto. A questo ho poi aggiunto tutte le frasi che ho ascoltato personalmente qui in farmacia. Ecco, forse una cosa è da sottolineare: sono tutte battute autentiche. Pronunciate per davvero. Di inventato non c’è nulla".
E così è nato il quarto libretto di storie incredibili grossetane dal titolo: ‘A sirene spietate – Come sopravvivere ai tempi del Covid19 con un sorriso’. Ronconi lavora alla farmacia Severi di piazza Dante ed è molto conosciuto in città anche per il suo impegno nella caritas diocesana e nella parrocchia dell’Addolorata. Come i suoi tre lavori precedenti, anche questo quarto libretto non ha casa editrice. Ronconi lo ha pubblicato a sue spese al fine di trarne il maggior ricavo possibile da devolvere alla ‘Casa della carità’ della parorcchia dell’Addolorata e ad altre associazioni benefiche. A sfogliare il volumetto ci si accorge che i Ronconi che hanno partecipato alla stesura in realtà sono due, perché a intervallare le ‘frasi impossibili’ sul Covid19 raccolte dal farmacista Carlo ci sono le vignette disegnate dal figlio Marco, anche lui in quarantena ‘vera’ in quanto ‘contatto stretto’ di un malato di coronavirus: il babbo. Il divertente disegno in copertina, invece, è di Marco Cappuccini, della scuola del fumetto di Grosseto. Il libro ‘A sirene spietate’ sarà presentato domenica alle 18 e alle 21.30 nella piazzetta della Carità della parrocchia dell’Addolorata (dietro alla chiesa), in via Papa Giovanni XXIII. Il libro è offerto al pubblico previa una libera donazione che andrà poi devoluta alla parrocchia. Lo si può trovare disponibile alla farmacia Severi, al Carrefour di via Einaudi, alle librerie Mondadoti, Paoline e Palomar in centro storico a Grosseto, nella parrocchia dell’Addolorata e all’edicola dell’ospedale. Andrea Fabbri