
Coppini presenta e gira nello stesso tempo 'Zero bagget' su Lady Radio durante 'Casa Carlotta'
Firenze, 22 agosto 2014 - Tutto nasce in una notte di mezza estate, in pieno luglio. Una testa che vaga alla ricerca di una soluzione, un chiodo fisso che toglie il sonno, una domanda assillante: come girare un film senza soldi? Alle 2,30 la “crisi d'astinenza da set” si placa. Si accende una lampadina nelle testa di Michele Coppini, giovane regista e attore fiorentino alla ricerca matta e disperatissima, oramai da tempo, di un budget per realizzare il suo sogno: un nuovo lungometraggio. Forse c'è una soluzione. E sta lì, in quello strumento che ci portiamo dietro ogni giorno: il cellulare. Un semplice telefonino si può trasformare in macchina da presa. Ecco che, in una calda notte d'estate nasce, “Zero bagget”.
Michele, come sei arrivato a ideare “Zero bagget?”
“Dalla crisi d'astinenza da set. Non posso stare lontano un minuto dall'atto maniacale di girare una pellicola. Così, in attesa di trovare il produttore per la serie 'La teoria dei birilli', mi sono detto: 'Perché non provare a fare un film col solo sostegno, economico e tecnico, di un cellulare?' Il tempo di pensare a un escamotage del genere ha coinciso col momento di metterlo in atto. Sono andato in cucina, ho preso il mio Samsung S5 in HD e ho improvvisato un monologo riprendendomi col telefonino. Addirittura mia moglie, che si era alzata per andare in bagno, è stata tra le prime 'vittime' entrate, senza accorgersene, in quello che diventerà un film” .
Perché gli attori non sanno di essere tali?
“Assolutamente no. Riprendo momenti di vita nel loro naturale svolgimento. Lo faccio al lavoro, dove ho 'immortalato' in qualche minuto di girato alcuni giornalisti, senza ovviamente se ne potessero rendere conto. Giro a casa, per strada. Insomma registro la normalità della vita. Poi c'è l'eccezione che conferma la regola: sono riuscito a ottenere una partecipazione amichevole anche da attori veri e propri come Paolo Ruffini e Shel Shapiro”.
'Zero bagget', avrà comunque un argomento principale di cui si parla, o comunque un fil rouge che lega gli episodi?
“Ovviamente sì. Racconterò tre mesi della mia normalissima vita che scorre tra precarietà lavorativa, famiglia e tanta, tanta passione per il cinema. Però sempre con l'ironia e con l'intento di strappare un sorriso”.
Insomma ti metti a nudo. Di te sapremo tutto, o quasi. Da come vivi sul lavoro a come ti muovi in casa...
“Direi di sì. Tutti tranche de vie. Insomma non avrò più segreti per nessuno, o quasi”.
Un aneddoto particolare accaduto durante le riprese lo puoi già anticipare?
“Più che di un aneddoto parlerei di un episodio originale. Praticamente oggi, mentre ero ospite della trasmissione 'Casa Carlotta' su Lady Radio, ho fatto coincidere il momento della promozione del film con quello del girato. Vittima e protagonista, suo malgrado, la padrona di casa Carlotta Romualdi.
”Quando e dove vedremo 'Zero bagget'?
“Ancora non so se ce la farò a presentarlo ai festival ma lo vedremo, quasi sicuramente, in dvd”.
Insomma un film sui generis: senza un copione, senza una vera macchina da presa, con attori 'di strada' e soprattutto senza soldi… o, per meglio dire, senza budget, dove però ne vedremo delle belle.