La prima conferenza tenuta da un ologramma: Firenze, alla Bto un battesimo speciale

La kermesse sul futuro del turismo ha proposto una soluzione tecnologica inedita in Toscana

L'ologramma di Marco Gilardi, dirigente di NH Hotel Group

L'ologramma di Marco Gilardi, dirigente di NH Hotel Group

Firenze, 24 novembre 2021 - Dagli ologrammi, alla realtà aumentata passando per quella virtuale: l’azienda pisana Alkedo produzioni, stupisce tutti e fa un salto nel futuro. Durante la giornata inaugurale della BTO, a Palazzo Vecchio, gli ologrammi interagiscono con i presenti. 

Sembra surreale, dieci anni fa probabilmente sarebbe stato un argomento da bar, con gli amici, dopo un film al cinema. Oggi, invece, non è più così: durante la BTO di oggi sono ben quattro interventi in “Holopresenza” - così li chiama una dei soci dell’azienda di produzione audiovisiva, Margherita Tennirelli - nel “Salone dei Cinquecento”. 

Originaria della Sicilia, di Catania, ma da sempre vive in Toscana. Ha la passione per la comunicazione - con trascorsi istituzionali all’interno dell’amministrazione pisana - ma con la voglia di guardare avanti, molto avanti. “Il nostro pallino - ha detto la Tennirelli - è da sempre la tecnologia audiovisiva 4.0”.

E sembrano esserci riusciti: di mattina, l’Ad. di Enit, Roberta Garibaldi, ha parlato delle prospettive del turismo eno-gastronomico, poi NH hotel ha raccontato, attraverso Marco Gilardi, come si sta evolvendo il settore alberghiero e Massimo Canducci di “Engineering”, invece, di come si devono comportare gli operatori per essere preparati al turismo che verra. Il tutto, direttamente dal proprio ufficio, attraverso una proiezione, l’ologramma per l’appunto, interagendo in tempo reale con il pubblico.

“A Roma - spiega la responsabile di Alkedo - c’è una postazione di ripresa che fa un lavoro particolare adattando la trasmissione alle immagini. Il collegamento ha una latenza bassissima garantendoci la continuità. Noi vediamo il relatore, ma questo è proiettato su un vetro trattato”. 

Un semplicissimo vetro, che in realtà nasconde al suo interno una tecnologia tale da permettere questo, ma anche altro. “L’importante è l’applicazione futura - continua la Tennirelli - per gli ologrammi ci sono molte tecniche che permetteranno di fare scenografie per teatri, di portare su un palco attori lontani e perché no, fare anche dei concerti”.

Insomma, un futuro che potrebbe essere tutto “un’illusione” ma che per farlo serve, secondo l’Alkedo, che venga “diffusa la cultura innovativa, sfruttando le tradizioni e le esigenze. Siamo ancora all’inizio e c’è tanto da lavorare”.  Nel pomeriggio di mercoledì, l’ultimo ologramma sarà Gabriele Burgio di “Alpitour World” che affronterà il tema del lavoro del tour operator del futuro. Giovedì invece, al co-working “Nana bianca”, ci sarà un panel dedicato alla Alkedo con il Ceo Sergio Piane che interverrà nel pomeriggio.

Vincenzo Burgio 

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