
Dal 5 al 10 dicembre parteciperà ai Campionati Europei di vasca corta (25m) a Otopeni, in Romania. Convocato in azzurro dopo le incoraggianti prestazioni al Trofeo Nico Sapio di Genova e al Città di Firenze, nella piscina di casa a Bellariva, il 29enne Lorenzo Zazzeri (EsercitoRN Florentia) ha dimostrato di essere già in modalità ‘animale da gara’ in previsione dell’appuntamento clou di quest’anno agonistico.
La stagione che porterà ai Giochi di Parigi 2024 è ormai iniziata: con che spirito la affronta?
"Con più determinazione del solito. Sono sempre stato un atleta e un ragazzo determinato ma quest’anno ancora di più perché l’esperienza dello scorso, che mi ha tenuto lontano dallo sport cinque mesi per un problema di salute, mi ha insegnato molto a livello personale e agonistico. Devo ringraziare il Centro sportivo dell’Esercito che mi è stato sempre molto vicino nel periodo di stop, è stato come avere una seconda famiglia, un punto di riferimento fondamentale per la mia ripresa. Ho capito quanto sono fortunato nell’aver reso la mia passione un lavoro e vivo con ancora più coscienza questa mia posizione".
Quale obiettivo si pone?
"Sempre lo stesso, io parto cercando di pensare a me stesso, quindi non dico ‘voglio vincere questo o quello’ ma l’obiettivo principale è migliorare me stesso, i miei personali. Perché so che se ci riesco, se raggiungo i tempi che mi sono prefissato con il mio allenatore, probabilmente la stagione andrà molto bene. A livello personale, comunque, vorrei provare a ri-nuotare la finale olimpica e poi vediamo".
Una provocazione: al mondiale di Fukuoka nella 4x100 stile libero l’oro è mancato per un
soffio, due decimi…
"L’argento nella staffetta è arrivato a sorpresa, nessuno ci credeva, vista anche la mia scarsa preparazione: con una mia prestazione nemmeno eccezionale ma nella media l’avremmo vinta. Le potenzialità ci sono e a livello cronometrico la nostra staffetta credo debba raggiungere ancora il massimo. Farlo nell’occasione più importante è ancora più complicato, ma essendo vice campioni olimpici dobbiamo difendere almeno quel piazzamento e provare a vincerla. L’obiettivo deve essere per forza uno scalino sopra a quello che abbiamo già raggiunto".
Aver abituato il pubblico a vedervi sul podio ha dei risvolti ‘negativi’ in termini di aspettative?
"Mi capita di leggere commenti su internet che arrivano da persone che si sono abituate a questi risultati. Comunque quando si dà per scontata una medaglia mondiale vuol dire che negli ultimi anni abbiamo fatto qualcosa di grande no?"
Non è d’accordo?
"Certo, ma doversi riconfermare ogni anno è difficile, ci sono delle dinamiche che chi ci segue da fuori non vive e difficilmente può comprendere. Non siamo delle macchine, siamo esseri umani. Dopo due anni ai massimi livelli in cui abbiamo battuto tutti i record possibili se nel 2023 c’è stata una leggera flessione penso che sia successo nell’anno giusto, quello prima dei Giochi".
Quali sono le tappe di avvicinamento e di qualificazione?
"Ho esordito in gara alla Coppa del mondo di Budapest. A fine mese ci sono i campionati italiani di Riccione, dove ci si potrà già qualificare per Olimpiade e Mondiali di Doha di febbraio. Dal 5 al 10 dicembre ci saranno invece i Campionati Europei di vasca corta, una tappa divertente, a cui tengo, in cui ci sono tutte le staffette più congeniali alle mie caratteristiche (le 4x50 stile e mista)".
Percorso impegnativo?
"Direi giursto, poi si entrerà nel vivo della stagione olimpica, quella in vasca lunga, con i mondiali negli Emirati Arabi e la settimana successiva gli Assoluti primaverili, che rappresenteranno la selezione del grosso della squadra per Parigi. Da marzo in poi, sperando di essere qualificato, mi butto a capofitto nell’ultimo macrociclo di lavoro che ci porterà speriamo ai Giochi".
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