Viola Park, lavori fast fast Il ritiro ora è una certezza

L’obiettivo è quello di avere a disposizione anche le aree previste per i tifosi. In ballo un ritorno a New York e un secondo periodo di preparazione in altura.

Da una parte la squadra, che si appresta a vivere un mese di aprile decisivo su tutti i fronti a livello sportivo. Dall’altra la società, che parallelamente lavora per quello che sarà più avanti. La prima squadra sosterrà il ritiro estivo al Viola Park. La notizia è certificata da giorni. L’obiettivo di Rocco Commisso e Joe Barone sarà centrato. Ed era l’intento della società viola quando alla fine dello scorso anno si è deciso di interrompere il rapporto decennale con Moena.

I lavori procedono, la Fiorentina ha avuto la garanzia di poter utilizzare il suo nuovo centro sportivo almeno nelle aree che serviranno agli allenamenti ed al pernottamento della squadra di Italiano. Difficile prevedere se tutto il Viola Park sarà terminato in tempo, l’obiettivo è comunque quello di avere a disposizione anche le aree per gli eventi con i tifosi.

Da questo punto di vista la società viola ha tirato un sospiro di sollievo soltanto nelle ultime settimane (con il ritmo dei lavori che si è intensificato). All’inizio dell’anno si respirava grande pessimismo, tanto che si erano sparse voci più o meno fondate sulla ricerca di una eventuale alternativa proprio per il ritiro: da Montecatini ad Abbadia San Salvatore sul Monte Amiata. Il pericolo di non poter utilizzare il proprio centro sportivo è, come detto, scongiurato. Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini nei giorni scorsi era stato il primo a tranquillizzare tutti in tal senso.

Nelle prossime settimane la Fiorentina deciderà poi se trascorrere l’intera estate in città o se - come sembra probabile - portare la squadra all’estero per un paio di settimane. In ballo un ritorno a New York ed un secondo ritiro in altura come quello dello scorso anno in Austria. Il club inoltre valuterà la partecipazione ad alcuni tornei ad invito, sicuramente remunerativi e prestigiosi per il marchio Fiorentina, ma probabilmente più indigesti ad Italiano ed allo staff tecnico nella preparazione fisica e tattica della stagione.

Alessandro Latini

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