
Luca Ranieri, capitano della Fiorentina e sempre più leader del gruppo di Pioli
Quella che sembra essersi creata attorno alla Fiorentina, all’interno del suo ritiro nello Staffordshire, ha tutte le sembianze di una bolla. Dentro la quale non hanno dimora né i rumors di mercato né le voci legate a rinnovi che al momento tardano ad arrivare. Il lavoro della squadra di Pioli presso il St. George’s Park procede infatti come se niente toccasse un gruppo sempre più granitico, con capitan Ranieri che non perde occasione di incitare i suoi compagni nel lavoro quotidiano, Kean che arriva al campo di buon mattino e augura a tutti i presenti una serena giornata e il solito Dodo che, al termine dell’allenamento, per far sbrigare i compagni sale sul pullman della squadra (quello ufficiale viola, arrivato appositamente da Firenze!) e si mette a suonare il clacson tra le risate generali.
A guastarsi divertito questi momenti di "team building" c’è l’artefice di tutto ciò, ovvero Stefano Pioli, che da martedì peraltro ha potuto contare anche sul rientro in gruppo di Albert Gudmundsson: l’islandese, una volta conclusa la sua fase di lavoro individuale finalizzata a un potenziamento fisico, si sta allenando da due giorni con la squadra e conta di tornare in campo già domenica con il Leicester, dopo aver saltato i test contro Grosseto e Carrarese. Un po’ più di tempo ci vorrà invece per Rolando Mandragora, che oltre a dover concludere un programma personalizzato è ancora alle prese con una piccola botta subita nell’amichevole con la Primavera. Ieri intanto, nell’unica seduta andata in scena al mattino presso il centro sportivo della Federazione inglese (nel pomeriggio infatti il gruppo ha avuto qualche ora di libertà), non hanno preso parte all’allenamento né Dzeko né Beltran, che hanno invece lavorato in piscina e non hanno pertanto seguito una sessione che è stata prevalentemente incentrata sulle palle inattive e i calci piazzati, dove tra i migliori è risultato Sabiri. Bene - anzi benissimo, per come si sta rapidamente integrando nella nuova realtà - anche il giovanissimo Eman Kospo, talentouso centrale classe 2007 arrivato poche settimane fa dal Barcellona (che sul giocatore vanta un 50% di incasso in caso di futura rivendita da parte dei viola) che ha già fatto breccia nel cuore dello staff tecnico: "La Fiorentina era la squadra che mi dava le maggiori possibilità di giocare a livelli top, per questo ho deciso di lasciare il Barça: non è stata facile per niente ma alla fine ho seguito il mio cuore" ha spiegato lo svizzero a Radio FirenzeViola: "Se la Primavera avrà bisogno di me andando avanti in Youth League, mi metterò a disposizione. So di essere il più giovane della rosa ma darò il massimo per avere le mie occasioni nel corso della stagione".
Andrea Giannattasio
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