ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Pioli l’ha cambiato a Cagliari ("valutazione tecnica») e la fascia è andata prima a Gosens e poi a Mandragora. Ranieri e la sostituzione: l’ansia del capitano

Un pareggio che sa di occasione persa, ma che soprattutto lascia in eredità più dubbi che certezze. La Fiorentina, all’esordio...

Luca Ranieri è il capitano viola

Luca Ranieri è il capitano viola

Un pareggio che sa di occasione persa, ma che soprattutto lascia in eredità più dubbi che certezze. La Fiorentina, all’esordio in campionato, non è andata oltre l’1-1 contro il Cagliari ma al di là del punto conquistato ha mostrato di essere ancora un cantiere aperto proprio laddove ci si attendeva scelte consolidate: la difesa. Se il mese d’agosto aveva consegnato l’idea di un reparto già rodato, con Pioli che nelle tre gare più significative – Forest, United e Polissya – aveva sempre confermato lo stesso terzetto, la realtà della prima giornata ha raccontato altro. Ovvero che la retroguardia ha ancora appeso il cartello "lavori in corso" e nessuno può sentirsi intoccabile.

Emblematica, in tal senso, la gestione di capitan Ranieri, i cui dati in Sardegna - prima del cambio al 45’ - avevano racconto un avvio convincente: il 90% di precisione nei passaggi e tutti i duelli aerei vinti. Numeri che tuttavia non sono bastati a evitargli la sostituzione, arrivata a sorpresa. Pioli, nel post partita, ha chiarito la scelta: "Toglierlo è stata una valutazione tecnica ma non deve essere un problema per nessuno. I giocatori devono accettare tutto ed essere pronti a entrare. Sono loro che decidono le gerarchie con le prestazioni".

Parole che vanno oltre l’episodio e che riportano alla mente quella che fu la scelta (lì tassativa e irrevocabile) di un anno fa di Palladino su un altro capitano, ovvero Biraghi, relegato dopo l’intervallo di Fiorentina-Lazio alla panchina: ne seguì una clamorosa rottura. Ma al di là di paralleli che ad oggi sono azzardati, la sensazione è che il tecnico stia cercando in quel settore di campo un difensore con caratteristiche diverse da chi oggi è in rosa, in particolare un elemento di maggior velocità. Ranieri, solido e ordinato, rischia così di non essere il prototipo ideale per il calcio che Pioli ha in mente. Non è un caso che a luglio si fosse parlato a lungo di Ko Itakura, individuato come profilo perfetto per colmare quella lacuna, prima che il giapponese si accasasse all’Ajax. Né sorprende la decisione di promuovere in prima squadra il 2006 Kouadio: fisico importante ma soprattutto velocità. Il pareggio con il Cagliari, dunque, non è stato solo il primo (mezzo) passo falso della nuova stagione: è lo specchio di una Fiorentina che deve ancora trovare la propria identità, soprattutto dietro.

Andrea Giannattasio

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