
Maurizio Benucci (a sinistra) insieme ad Andrea Santi sul Monte Amiata
Dal Mar Tirreno alla montagna e ritorno sulla spiaggia per 197 chilometri e 3.000 metri di dislivello. È stato questo l’itinerario suggestivo per il territorio della Maremma attraversato, quanto impegnativo soprattutto da Arcidosso alla vetta della salita, lungo il quale, con partenza da Marina di Grosseto, arrivo sul Monte Amiata e ritorno, si è svolta "MareVettaMare" per i cicloturisti amanti della bicicletta e di questo genere di manifestazioni che in buon numero hanno partecipato all’iniziativa.
C’era da conquistare il "Brevetto" e tra coloro che hanno completato il percorso e conquistato il riconoscimento anche due fiorentini, Maurizio Benucci, direttore Sos Reumatologia dell’ospedale San Giovanni di Dio, da sempre grande amante della bicicletta e del ciclismo, che nel suo pedalare ha scalato tante montagne in Italia e fuori, e Andrea Santi, ex corridore, tassista a Firenze che abita a Scandicci. Benucci con la maglia dove campeggia il nome di Casagrande, ex professionista fiorentino, Santi con quella del G.S. Cascine del Riccio. Assieme a loro ad accompagnarli anche l’amico Sandro Tanzi del G.S. Cicli Lusatti che abita ad Albinia e conosce quelle strade.
"È stata dura – afferma Benucci – soprattutto nel tratto finale verso il Monte Amiata, ma grazie ai miei due compagni di viaggio sono riuscito a guadagnare il brevetto".
Antonio Mannori
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