ALESSANDRO LATINI
Sport

Commisso non molla. E con lui c’è Stephan

Il presidente resterà ancora a Firenze per pianificare il futuro. L’ad adesso è l’unico, oltre a Rocco, ad avere il potere di firma

Firenze, 22 marzo 2024 – Al centro del villaggio ci si è rimesso lui. E pensare che in tanti hanno provato pure a farlo desistere dal tornare a Firenze. Impensabile. Appena ha capito che non ci sarebbe stato niente da fare per il fidato Joe ha fatto organizzare il volo con rotta su Firenze. La stanchezza fisica e la commozione di Rocco Commisso si sono percepite appena sbarcato mercoledì mattina all’alba a Peretola. Ha sofferto, sta soffrendo. Ma non ha voglia di mollare. La salma di Joe Barone la seguiranno i suoi dirigenti, prima a Pozzallo e poi a Brooklyn. Lui resterà qui al fianco della squadra, come ha fatto ieri alla ripresa degli allenamenti. Sa di essere fondamentale in questo momento, nella quotidianità del Viola Park dove la presenza di Barone era costante e continua.

Ancora presto per ipotizzare un riassetto societario. Quella che filtra è una volontà di continuità, almeno nell’immediato. Ovvero da qui a fine a stagione. Poi si vedrà se inserire nell’organico una figura diversa, magari più ‘politica’ per curare i rapporti in Lega piuttosto che con le istituzioni. Oggi quel ruolo sembra cucito su Alessandro Ferrari, vera e propria ombra di Joe Barone in questi anni. Ha partecipato a qualsivoglia riunione con il compianto dg. Non è un salto nel buio, conosce materia e temi meglio di chiunque altro. I giorni del lutto lasceranno pian piano spazio al campo. Lì dove il timone ce l’hanno in mano mister Italiano e Cristiano Biraghi, lo si è notato chiaramente alla ripresa degli allenamenti. L’area tecnica resta di competenza di Daniele Pradè e Nicolas Burdisso. Alla struttura societaria viola è mancata improvvisamente la guida, il punto di riferimento. Ma il timore di ripercussioni non c’è. Pradè e Burdisso hanno l’esperienza necessaria. Il ds romano ha sulle spalle oltre trenta stagioni da dirigente, il dt argentino già un’ottima conoscenza internazionale. Qualità e caratteristiche si amalgamano bene.

Al suo posto di amministratore delegato resta invece Mark Stephan. Potere di firma in mano, in questi anni è rimasto nell’ombra e se Barone ci metteva la faccia l’ok definitivo è sempre stato il suo. Giusto che l’ad di un club sia poco conosciuto ma lavora con Commisso da ventotto anni. È arrivato mercoledì mattina con il presidente, al Viola Park però è una presenza costante. Fa la spola con New York. Chi pensava fosse una figura fantasma (nella struttura dirigenziale viola) da tirare in ballo nel momento del bisogno si sbagliava di grosso. Di fatto il controllo della Fiorentina è in una mano sua e in una di Rocco.