REDAZIONE FIRENZE

In Europa c’è il club ristretto dei 15 (con i viola)

Forse non tutti sanno che esiste un club molto esclusivo in Europa composto da quindici società di calcio. Si tratta delle squadre che hanno disputato tutte le finali Uefa: Coppa dei Campioni (poi Champions League), Coppa Uefa (diventata Europa League) e Coppa delle Coppe (soppressa nel 1999). A farne parte è anche la Fiorentina e questo non deve sorprendere perché la lunga storia viola (96 anni) è ricca di partecipazioni (alcune brillanti, altre meno) a varie competizioni internazionali e comprende anche qualche successo importante.

La presentazione del nuovo logo del club viola, con il giglio ispirato a quello del decennio 1957-1966, il più vincente in termini di trofei vinti a partire proprio dal trionfo in Coppa delle Coppe nel 1961, è stata l’occasione per il Museo Fiorentina per ricordare che il palmarés viola è tutt’altro che scarso e anche in altri decenni vediamo confermata una notevole “vocazione“ europea della squadra, in linea con quella della sua città. Tornando al club esclusivo, i viola sono membri a buon diritto avendo disputato la finale di Coppa dei Campioni nel 1956-57 (persa contro il Real Madrid), le finali di Coppa delle Coppe 1960-61 (vinta contro i Rangers di Glasgow) e 1961-62 (persa contro l’Atletico Madrid) e la finale di Coppa Uefa 1989-90 (persa contro la Juventus). Tra l’altro, la Fiorentina di Julinho nel 1957 è la prima squadra italiana a disputare la finale di Coppa dei Campioni, mentre quella di Hamrin nel 1961 è la prima italiana a vincere un torneo dell’Uefa.

Dopo aver annotato fugacemente che sulla finale di Coppa dei Campioni e su quella di Coppa Uefa ci sono notevoli “perplessità“ sull’arbitraggio, vediamo che nel famoso club esclusivo ci sono solo due italiane (l’altra è la Juventus) in ottima compagnia con le altre presenze: Amburgo, Arsenal, Atletico Madrid, Ajax, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Porto, Real Madrid, Tottenham, Valencia.

Nomi gloriosi e il fatto che la Fiorentina sia tra queste società non deve essere solo motivo di orgoglio, ma deve rappresentare una spinta in più per tornare a confrontarsi con questi squadroni e rinfrescare la vocazione europea dei viola e di Firenze.