Fiorentina, Commisso: "Non vendo dopo l'apertura del Viola Park. Vlahovic? Un disonesto"

Il numero no viola ha parlato a 360 gradi su vari temi, dall'attuale stagione alle vicende legate alle passate sessioni di mercato fino alla questione delle infrastrutture

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Firenze, 26 settembre 2022 - "Io fino ad oggi non ho fatto l’americano tornando in Italia: non ho comprato casa, non ho una barca, ulivi, campagne, tutti i miei soldi e il mio lavoro sono stati messi sulla Fiorentina”. Ha esordito così Rocco Commisso alla trasmissione "Oh Fiorentina" su Italia 7, dove il numero uno viola è intervenuto su vari temi, dall'attuale stagione fino alle varie sessioni di calciomercato e le questioni sul fairplay: "Abbiamo cominciato bene vincendo la prima partita, ma abbiamo 3 punti meno dell'anno scorso. Sarebbe bello fare almeno sei punti nelle prossime tre partite per essere al pari dell'anno scorso. Ci sono state troppe critiche alla squadra, Italiano, Venuti e Biraghi, e per questo sono qui. Voglio ringraziare tutti i tifosi che ci hanno accompagnato, e voglio difendere pure loro. Tutti noi vogliamo più punti. Italiano sta lavorando tanto e quando posso io vado in campo ad abbracciarlo e incoraggiarlo e mai criticarlo, perché questo è il mio lavoro. Non ci diamo obiettivi, perché lavoro giorno dopo giorno. Il primo anno siamo stati criticati, ma secondo me abbiamo fatto bene. Il secondo anno siamo andati peggio, ed è colpa mia, perché non dovevo mandare via Iachini dopo 7 partite. Il terzo anno abbiamo fatto benissimo. Oggi ho fiducia che tutta la squadra possa fare bene. Gli infortuni hanno influito molto, così come i tanti impegni settimanali".

Cosa non le è piaciuto finora?

“Non mi piacciono troppi passaggi all'indietro. Finora abbiamo fatto tanto possesso palla e abbiamo perso, contro il Verona invece abbiamo fatto circa il 40% e abbiamo vinto. Io dico questo perché gli errori che abbiamo fatto come l'errore di Gollini sono capitati mandando la palla 50 metri indietro". Perché ha voluto tenere Amrabat e Kouame?

“Kouame dissi a Barone che bisognava tenerlo. Amrabat è un ragazzo delizioso ho un bel rapporto con lui. Lo sa che l'ho voluto io e sa che mi deve accontentare giocando bene (ride ndr). Non so perché l'anno scorso non giocava molto. Sul Fair Play Finanziario cosa ci dice?

“Io ho fatto un'analisi: la Juve negli ultimi 3 anni ha perso 550 milioni, il Milan con Li 500milioni e l'Inter 445. La Fiorentina in questi 3 anni ha fatto un'utile di 16 milioni. La Juventus dopo Ronaldo ha visto crescere il valore della proprietà a 2 miliardi. Oggi vale 800 milioni. Questo vuol dire che hanno perso 1.2 miliardi. Questo perché i soldi non sono i loro. I soldi di Exor non sono di Agnelli, così come quelli di Zhang all'Inter arrivano dalla Cina. Rocco queste cose non le fa. Io sono l'unico italiano che ha messo i suoi soldi. Sono arrivati tanti fondi, ma pochi proprietari. Io non sono qui a criticare nessuno, ma i dati dicono che né i Pontell0 né Cecchi Gori né i Della Valle hanno speso come me”.

Come è andata la vicenda Vlahovic?  “Abbiamo venduto Vlahovic per 75 milioni. Con quei soldi abbiamo comprato tanti giocatori. Pensavamo che Vlahovic fosse onesto e invece non è stato così. Anche il suo agente non è stato onesto, perché lui veniva a Moena e ci diceva che sarebbe rimasto. Ci aveva detto che il rinnovo sarebbe stato fatto a 4 milioni. Io stavo trattando con lui e col suo agente. Sono venuto a Firenze malato, ci siamo incontrati e da cinque prefissati volevano otto netti. Tutti i soldi di Chiesa e Vlahovic sono stati reinvestiti, finanziando gli acquisti, e dobbiamo ancora ricevere soldi". Perché è criticato nonostante sia arrivato da poco investendo tanto? 

"Io credo che c'è qualcuno al quale non gli piace come agisco. Dal primo giorno la politica voleva mettere i piedi nel mezzo. Poi i giornalisti hanno iniziato a darmi del terrone di mafioso, come la Gazzetta dello Sport, e nessuno qua a Firenze si è mosso per difendermi. Una situazione messa su da Cairo, che controlla anche il Corriere Fiorentino. La critica in America arriva 10 volte ogni 10 anni, qui arriva 1000 volte al giorno e non posso difendermi, perché non ci sono sempre. Se perdo 500 milioni io non vado a lavare i piatti”. Com'è il suo rapporto con la politica?

“Non mi voglio inserire nella politica. Non è per me, sono diretto, non sono un falso. Dobbiamo essere bravi sia con la sinistra che con la destra. Tutti sapete cosa è successo con la situazione a Campi Bisenzio. Ho saputo che il sindaco è stato eletto a Roma. Bravo Fossi. Quando si parlava di Campi, ad un certo punto ha smesso di chiamarmi forse dalle stesse persone che non vogliono lo stadio”. Come sta andando avanti il Viola Park?

"Sia io che mia moglie vogliamo lasciare qualcosa a Firenze. I costi sono aumentati, specialmente col cambio euro dollaro. Quando sono tornato ho visto che le cose non stavano andando bene, con forti ritardi. So che qua non è possibile lavorare col doppio turno. Questi sono i problemi dell'Italia".

Quando il Viola Park sarà finito venderà la società?

“La vendo alla PIF (scherza ndr). Ci siamo arrabbiati perché tre persone avevano fatto uscire questa notizia falsa. Non è mai arrivata nessuna proposta di acquisto. Non venderò la Fiorentina dopo l'inaugurazione del Viola Park. Ho intenzione di tenerla e aiutarla a crescere. Siamo arrivati al settimo posto, quindi vogliamo arrivare più in alto. Questo è l'obiettivo di quest'anno. Non so dove, ma vogliamo migliorare. I costi sono incredibili. La squadra femminile ci è costata 10 milioni e i ricavi sono 0”.

A gennaio comprerà un nuovo attaccante?

“Sia Joe che Italiano che Pradé siamo convinti che quelli di orafaranno bene. Poi si vedrà”.

Cosa ha pensato quando ha visto l'episodio di Spalletti?

“Dal primo giorno ho detto che il razzismo non mi piace. Ho sempre difeso ad esempio Vlahovic contro l'Atalanta o Dalbert. Ho visto la scena in tv. Io sono stato penalizzato stando seduto, mentre il tifoso non ha ricevuto niente. Dobbiamo mandare fuori tutti i razzisti dallo stadio, e allo stesso tempo i fiorentini non sono assolutamente razzisti”.

C'è qualcosa che l'ha fatta più arrabbiare o qualcosa che l'ha fatta più gioire?

"Qualcuno mi ha chiesto se reinvestirei sulla Fiorentina… Quando ho investito nella Mediacom, i primi investimenti sono andati male, dal quarto poi sono andati bene. Abbiamo imparato. Non bisogna scoraggiarsi. Serve tenacia”.

Come sta andando avanti la vicenda sullo stadio?

“La cose che non mi tornano sono dove giocherà la Fiorentina, quanto vogliono di affitto e quando si comincia e quando si finisce. Poi voglio sapere chi avrà il controllo. Non è simile al progetto che abbiamo fatto noi. Ho imparato che io non posso andare a fare un altro investimento di 400 milioni. Noi abbiamo 80 milioni di ricavi. Lo stadio se lo fanno loro". Cosa vuole dire ai tifosi che la criticano?

"Ci sono certi tifosi che mi vogliono mandare a casa. Faccio un'offerta a questi tifosi: avete sette giorni per comprare la Fiorentina. Io la finanzio come Elliot sta finanziando Redbird. Faccio un prestito con interessi. Ma ci vuole un fiorentino doc". Riprenderebbe Vlahovic?

"Forse lo riprenderei con la stessa operazione che l'Inter ha fatto con Lukaku".

Andrea Guida

 

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