
Jovic (foto Germogli)
Firenze, 10 marzo 2023 – E’ sempre così contro le squadre che si chiudono: frenesia, grappoli di occasioni e spremuta di errori. Quelli di Jovic e Bonaventura erano francamente evitabili, perché quando ci si trova davanti al portiere si fa tutto fuorché un pallonetto. Insomma, bisogna essere geni, oppure particolarmente ottimisti.
La Fiorentina ha faticato più del previsto contro il Sivasspor, quattordicesimo nel campionato turco e prudentemente chiuso a chiave nella sua metà campo (salvo poi rischiare due volte di bucare Terracciano): è comunque è arrivata la settima vittoria consecutiva in un torneo Uefa, record assoluto nella storia viola. Però quanta fatica mentale sprecata, considerata la differenza tecnica in campo.
In prossimità dell’ansia da prestazione, ci ha pensato Barak con un sinistro che si è elevato nel polverone fin lì troppo svolazzante in area di rigore: la mezza girata definitiva ha ricordato agli attaccanti viola come ci si deve comportare quando arriva la palla giusta. Macché pallonetti, bisogna tirare e anche forte. La rete segnata da un ‘panchinaro’ è la dodicesima della stagione e questa è probabilmente la miglior notizia recapitata dalla partita contro il Sivasspor: chi subentra sa cosa fare e di solito lo fa bene.
Segno di unità e condivisione degli obiettivi, non è mica poco dopo un cammino pieno di alti ma anche molti bassi. In realtà la Fiorentina ha messo in fila 5 vittorie nelle ultime 6 partite e qualcosa vorrà dire, insomma alle spalle dei viola sembra soffiare un vento più temperato.
La rete segnata da Barak è nata dopo un’azione tenace che in altri periodi non sarebbe mai sbocciata in mezzo al traffico: qualcosa è cambiato davvero, anche se la vecchia storia degli sprechi sotto porta è tornata a fare indesiderato capolino.
Il 16 marzo a Sivas ci sarà il ritorno per qualificarsi agli quarti di finale di Conference e, se in precedenza il lungo viaggio per arrivare nell’Est della Turchia sembrava la scocciatura maggiore, il sospetto è che quella in Turchia sarà una partita vera.