
La Fiorentina chiude la stagione con una sconfitta a Venezia. Tifosi delusi chiedono riscatto nell'ultima partita al Franchi.
dall’inviato
Finisce con la squadra sotto il settore ospiti dello stadio di Venezia. In silenzio e a testa bassa. Con la pioggia che batte forte sui tifosi come sui giocatori. E’ questa la foto di un finale di stagione che nessuno, in casa Fiorentina, avrebbe voluto vedere. E che, obiettivamente, a inizio campionato avrebbe potuto e voluto immaginare. Il fischio finale con cui l’arbitro scrive la parola fine su Venezia-Fiorentina è una scintilla di sensazioni opposte. Il pubblico di casa che accende la musica e la festa (dopo un passo in avanti preziosissimo verso la salvezza) e quello dei ragazzi arrivati da Firenze (oltre 700 i tifosi presenti nel curvino riservato ai viola) che dopo aver fatto il tifo, sostenuto ed essere stati accanto alla squadra per gli orribili 90 minuti del ‘Penzo’, chiamano Ranieri e compagni a rapporto.
Volano fischi e messaggi chiari, lampanti, come quello di tirare fuori… gli attributi. Perché Firenze e la gente di Firenze non meritava un finale di stagione tanto brutto. Ci sono Gosens, De Gea, Pongracic e via via tutti gli altri che vanno a fermarsi qualche metro sotto il settore ospiti quasi a chiedere scusa al popolo viola. Qualcuno ascolta a testa bassa, qualcun altro guarda verso la curva con la consapevolezza di essere finiti davanti a un baratro destinato a diventare una sorta di processo in vista di quelle che saranno le decisioni che la società prenderà nella direzione del futuro.
Futuro che - per un perfido scherzo del destino e del calendario - vedrà la Fiorentina salutare la stagione con l’ultima partita al Franchi, proprio contro quel suo recente passato che in qualche modo stride con le sensazioni del presente. A Firenze, domenica ci sarà il Bologna, ma ci sarà soprattutto Italiano, per la prima da ex. Che storia.
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