
Firenze, 13 settembre 2021 - Chiambretti show al Museo del Calcio di Coverciano durante la consegna dei premi nazionali 2021, riferiti alla 41° edizione del ‘Nereo Rocco’ vinto sul campo dal Milan, Il Milan aveva battuto la Fiorentina 1-0 nella finale del 42° Torneo internazionale Nereo Rocco di calcio giovanile per la categoria Allievi. Al terzo posto il Torino e quarto il Bologna. Piero Chiambretti ha ricevuto il riconoscimento per il giornalismo per meriti quale conduttore, sulle reti Mediaset, del divertente ed interessante programma sportivo Tiki Taka. Con la solita intelligente ironia che lo contraddistingue Chiambretti ha parlato del mondo attuale del calcio affermando di essere onorato di ricevere il primo trofeo di sport in carriera e perché porta il nome di Nereo Rocco, ex tecnico del Milan e del Torino sua squadra del cuore. I premi Rocco sono illustri riconoscimenti attribuiti, come di consuetudine, a personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio e quest’anno nel ricordo dell’indimenticato dottor Fino Fini personaggio di indiscusso carisma, grandi capacità e fondatore del Museo. La serata è stata presentata dal presidente della Settignanese Maurizio Romei, società che organizza l’evento, ed ha visto assegnato il premio alla carriera all’ex viola Borja Valero che, dopo aver finito l’attività da calciatore professionista, è ora in forza al Lebowski in Promozione. Borja Valero è molto legato alla Settignanese: "È un onore per me entrare – afferma lo spagnolo – in questo prestigioso albo d’oro, espressione di una società che considero come casa mia, visto che mio figlio vi gioca da sette anni". Altro riconoscimento nazionale per lo sport a un giocatore nato e cresciuto nella Rondinella, quale Andrea Barzagli, tornato a vivere a Firenze dopo la chiusura della sua lunga militanza in bianconero e da poco tempo entrato nello staff tecnico della nazionale Under 20. Barzagli nella sua carriera ha vinto tutto, ma non ha mai perso l’umiltà che lo ha caratterizzato nel suo lungo percorso calcistico. "Un premio – precisa Barzagli – che dedico a mio figlio Andrea, che custodisce le mie targhe e medaglie, per fargli capire che qualsiasi riconoscimento ti venga attribuito nel corso della tua vita, sta a significare che hai lasciato qualcosa di prezioso per tutti".