ROBERTO DAVIDE PAPINI
Sport

Atletica leggera, il mito Andrei incorona Fabbri: "E’ lui l’erede"

La medaglia d’oro olimpica del 1984 alla vigilia del Golden Gala lancia il pesista di casa: "Può battere il mio record italiano"

Il record di Alessandro Andrei

Firenze, 5 giugno 2021 - «Battere il mio record italiano di lancio del peso? Prima che arrivasse sulla scena Fabbri non mi ponevo il problema, ma adesso lui ha le potenzialità per farlo". Nel cammino di avvicinamento al grande appuntamento con l’atletica leggera internazionale, il Golden Gala “Pietro Mennea“ (10 giugno, all’Asics Firenze Marathon Stadium “Luigi Ridolfi”) Alessandro Andrei parla del suo erede, il giovane cresciuto nella Firenze Marathon e ora in forza all’Aeronautica. Leonardo Fabbri, fiorentino come Andrei, sarà uno dei più attesi al Golden Gala che vede il ritorno della grande atletica a Firenze. Per ora Fabbri, con 21,59 ha strappato ad Andrei il record italiano indoor, ma quello assoluto è sempre saldamente in mano ad Andrei (oro olimpico nel 1984) con 22,91 (nel 1987, all'epoca record del mondo e tutt'ora tra le migliori misure di tutti i tempi) rispetto al 21,99 del giovane talento. Andrei, che ne è stato un grande protagonista, parla con nostalgia del Meeting internazionale di Firenze che si disputava allo stadio finché c’è stata la pista di atletica: "C’era sempre tanta gente, un bellissimo clima. Era un bell’appuntamento". Cosa ricorda di più di quel meeting? "La comodità di poterci andare in Vespa. Mi vestivo pronto per riscaldarmi, prendevo la Vespa e andavo allo stadio. Era comodissimo. Era la cosa che mi piaceva più di tutto. Ho fatto belle gare, sono stato in tanti bei posti ma la comodità di andare a gareggiare in scooter era impagabile". Firenze sentiva molto quell’evento "Sì, assolutamente. A parte le curve, poi lo stadio era sempre pieno. Ma qui c’è molta ricettività per l’atletica. Anche al Campionato europeo a squadre fatto al “Ridolfi“ c’era tanta gente". Torniamo a Fabbri. Cosa vede nel suo futuro? "Sono ottimista per il suo futuro guardando tutto quello che c’è sul piatto: è giovane, è arrivato a delle misure importanti con largo anticipo anche rispetto a me. Ha una ottima fisicità, è alto, robusto, esplosivo, veloce". La tecnica? "Ovviamente, la rotatoria è una tecnica moderna rispetto a quella che usavo io e dà dei vantaggi". Cosa gli consiglia? "Deve mettercela tutta e convincersi dei suoi mezzi. E’ stato sfortunato perché nell’anno olimpico stava benissimo e poi le Olimpiadi non si sono fatte. Si fanno quest’anno e lui è reduce da problemi a causa del Covid. Ma l’ho visto in ripresa. Io sono a fare il tifo per lui, un grande in bocca al lupo, siamo tutti ad aspettare che faccia grandi cose". Chiudiamo ancora con l’atletica e Firenze: il prossimo anno il Golden Gala tornerà a Roma... "Infatti sarebbe bello se a Firenze si organizzasse di nuovo un grande evento internazionale ogni anno, com’era quel meeting in cui andavo in Vespa. L’impianto che c’è, il Ridolfi, è molto bello".