La storia di ZD, il seme intelligente

LA STORIA DI ZD, IL SEME INTELLIGENTE

LA STORIA DI ZD, IL SEME INTELLIGENTE

La nascita di ZD - il seme intelligente - si deve all’iniziativa di Alfredo Bacci, ingegnere, per oltre 30 anni in Fiat con responsabilità manageriali importanti in Brasile, Messico, Germania e Cina e a Ettore Chimenti ex responsabile Marketing di Piaggio, dove peraltro Bacci aveva lavorato come Senior Vice President al fianco del giovanissimo e sfortunato Giovanni Alberto Agnelli. 

Bacci e Chimenti condividono sogni e visioni e nel 2006 creano un team italiano hi-tech per la realizzazione e lo sviluppo di una city car elettrica ad alte prestazioni, avvalendosi delle competenze meccaniche di EDI Progetti di Pontedera, elettroniche della SCE di Modena e di quelle energetiche di GENERPLUS di Livorno.

Forte delle conoscenze maturate in anni di lavoro in Cina, è Bacci a cercare il partner industriale con cui avviare il progetto   e lo trova in Mr. Bao, inventore e proprietario della Xin Da Yang, che era allora ed è ancora oggi, l’azienda cinese leader nella costruzione di motori elettrici, in particolare per e-bikes. L’inizio della cooperazione risale al 2007 ma è grazie alla stretta e profonda amicizia che si sviluppa tra Bacci, Bao, Chimenti e Niccolai (l’AD di Generplus) che tutto si muove e procede velocemente, arrivando a definire non solo tutti i requisiti delle attuali vetture, ma anche le direttrici evolutive dei modelli che vedremo nel biennio 2016-17 e la scelta di privilegiare la mobilità urbana condivisa come principale mercato di riferimento in Europa.

In Cina vengono mobilitate le più alte competenze di ricerca disponibili con un coinvolgimento diretto della Università dell’Auto della Provincia dello Jiansu e della Università di Pechino per la parte trazione elettrica e controllo. Lo sviluppo dello stile e il design della vettura restano ben radicati in Italia, con il crescente coinvolgimento Daniele Lavia, un altro epigono della leggendaria scuola di design automobilistico torinese, e dell’architetto Marco Rossi.  Un folto gruppo di specialisti Italiani ex Fiat ed Ex Piaggio si è avvicendato in questi anni nello sviluppo tecnico della ZD con contributi importanti allo sviluppo, al testing di qualità e anche all’avviamento della fabbrica che oggi produce 60.000 ZD all’anno (saranno oltre 350.000 dal 2016 con l’inaugurazione del nuovo stabilimento nato dalla partnership al 50% con il gruppo Geely Volvo).