ROSSELLA CONTE
Firenze

Sant'Apollonia, gli studenti occupano il chiostro: "Lo spazio deve tornare al quartiere"

Il presidio è partito il 25 agosto in concomitanza con l'avvio dei lavori: "Non siamo contrati ma bisogna garantire l'accesso"

Alcune postazioni degli studenti all'interno del chiostro

Alcune postazioni degli studenti all'interno del chiostro

Firenze, 29 agosto 2024 - Vogliono che il chiostro di Sant'Apollonia venga restituito ai residenti e agli studenti del quartiere con la sua palestra popolare e il suo orto sociale e con tutte le sue attività culturali.

Studenti ed ex studenti della Polveriera Spazio Comune, dal 25 agosto, in contemporanea all'inizio dei lavori per la mensa, hanno occupato lo spazio. "Insieme alla mensa sarebbe stato chiuso anche l’intero plesso, compreso il chiostro e la Polveriera, se non avessimo presidiato lo spazio dal 25 agosto. I suddetti lavori interni già creano diversi disagi: dagli spostamenti a cui sono costrette le persone che usufruiscono della mensa, che sono state dirottate a quella di Montedomini, agli abitanti che non possono godere dell'area" sottolineano i ragazzi. Sono circa una ventina i ragazzi che stanno portando avanti il presidio permanente con tanto di tende mentre sono quasi un migliaio tutte le persone che gravitano attorno.

Dal Dsu, che ha incontrato questa mattina una delegazione, fanno sapere che il cantiere durerà soltanto per il tempo necessario a riparare un pezzo di pavimento e sostituire alcune attrezzature. Come da calendario, fino al 7 settembre incluso. Dal 9 settembre quindi la mensa dovrebbe tornare nuovamente in funzione.  

Una protesta annunciata nei giorni scorsi per chiedere chiarimenti sulla tempistica dell’intervento, per portare alla ribalda dei riflettori i timori riguardo il futuro dell’area e la chiusura chiostro con il pretesto dei lavori. Nelle intenzioni della Regione, dovrebbe traslocare la sede dell’Azienda del diritto allo studio universitario.

"Il chiostro è anche il luogo di raduno e ritrovo in caso di emergenza. Chiediamo che ritornino in vigore gli orari d’accesso pre-covid (dalle 9 di mattina alle 23), per permettere l’accesso durante tutta la giornata sia alla cittadinanza che alle composizioni studentesche che ne hanno bisogno anche fuori dall’orario pasti". Prima della chiusura l'area era aperta dalle ore 12 alle 14 e dalle ore 19 alle 21. Ma i ragazzi hanno fatto di più: "Abbiamo approfondito la storia e tradotto le scritte sui muri del plesso. Quest’ultime sono protette dalla sovrintendenza dei beni artistici e culturali in quanto lascito e traccia del passaggio di tanti gruppi, movimenti studenteschi e universitari, dei collettivi dei licei del quartiere, dei collettivi degli studenti-rifugiati greci, che occupavano il plesso, di quelli cileni e spagnoli in fuga dalle rispettive dittature. Una memoria di lotta che ha scritto la storia dei movimenti fiorentini e del diritto allo studio. Sosteniamo inoltre che, come accade dagli anni ’60, il resto dei muri bianchi debbano continuare a raccontare la storia contemporanea, valida al pari di quella antica o medioevale”.

Poi il gruppo di studenti conclude: "Non andremo via e non ci fermeremo fino quando il DSU e la Regione avranno risposto alle nostre domande per quanto riguarda il futuro del plesso e non avranno preso un impegno serio per un confronto proficuo”.