Renzi a Sesto Fiorentino: "Dobbiamo vincere, non lasciate solo Zambini"

Al Circolo Rinascita il presidente del Consiglio arriva a sostenere il candidato sindaco del Pd. Protesta delle mamme "No inceneritore"

Matteo Renzi con Nardella e Zambini (New Press Photo)

Matteo Renzi con Nardella e Zambini (New Press Photo)

Sesto Fiorentino (Firenze), 3 giugno 2016 - Arriva alle 22 e 15 in punto  il premier Matteo Renzi al circolo Rinascita di Sesto Fiorentino dove si conclude la campagna elettorale di Lorenzo Zambini. Applausi scroscianti per lui da parte dei presenti, circa 400 persone che hanno scandito a lungo il suo nome.

Tanti gli argomenti trattati da Renzi dalla cooperazione internazionale al referendum ("ci si fa", assicura), dalla tramvia con l'annuncio dell'inaugurazione della Scuola marescialli a Castello nel prossimo settembre alla campagna elettorale sestese. "Non dovete lasciare solo Lorenzo- ha detto - in questi ultimi giorni dovete mandare messaggi e parlare con le persone. Non tutti poi voteranno, ma al di là di come va è bellissimo dire che credete in qualcosa". Mentre Renzi parla si sentono distintamente le urla di protesta fuori delle "Mamme no inceneritore".

Secondo Renzi "sugli 80 euro si è fatto terrorismo psicologico, come chi dice che in Italia va tutto male. Dobbiamo ripartire dai territori vale per Sesto con Zambini come a Milano con Sala e Torino con Fassino".

Riguardo alla voragine che ha inghiottito parte del lungarno Torrigiani, a Firenze, Renzi ha assicurato l'interessamento del Governo: "Credo che la questione non riguardi il Governo ma noi siamo sempre disponibili a dare una mano".

Durante il tragitto per arrivare al circolo, Renzi  ha stretto tantissime mani. Tante anche le personalità presenti dal segretario regionale Dario Parrini a quello metropolitano Fabio Incatasciato dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani all'europarlamentare Simona Bonafé e l'onorevole Lorenzo Becattini. Ad attendere il presidente del consiglio all'esterno del circolo un folto gruppo di mamme "No inceneritore" che hanno inscenato un flash mob con mascherine, striscioni e tamburi. Poco dopo le 22 è arrivato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella.

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