Firenze, corsa a sindaco: Monni a sorpresa è il nome di Giani. Pd sempre più diviso, e Renzi che fa?

“Grazie per la stima, no a benedizioni”, è il commento dell’assessore regionale all’Ambiente. Un profilo di spessore ma con l’handicap della mancanza di una base strutturata di consensi in città

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Firenze, 12 settembre 2023 – Per il governatore Eugenio Giani potrebbe essere lei la candidata ideale per il dopo Nardella. Il nome di Monia Monni, attuale assessora regionale all’Ambiente e ai Lavori pubblici, sarebbe stato deciso – come spesso accade – a tavola, in un ristorante.

E più precisamente nella pizzeria L’Aragosta di Scandicci, dove il governatore è cliente abituale. Schleiniana di ferro come il compagno di partito e concittadino Emiliano Fossi, Monni – che al momento non conferma ma neanche smentisce, avrebbe visto crescere le sue quotazioni negli ultimi giorni. Un nome che si inserisce in una rosa via via con sempre più petali ma altrettante spine.

C’è Rosa Maria Di Giorgi, la prima a scendere ufficialmente in campo, c’è la defenestrata Cecilia Del Re che chiede a gran voce le primarie e c’è Sara Funaro, la preferita di Nardella (ma malvista da Renzi, che gioca un ruolo chiave nella scelta della candidatura, proprio per la vicinanza della stessa all’attuale sindaco in rotta con il leader di Iv).

Il nome di Monia Monni – che potrebbe anche non ricevere il niet di Renzi – piomba così in un quadro già ingarbugliato. Profilo di spessore il suo, così come quello di chi per primo l’ha sponsorizzata ma con un grosso handicap in vista del voto. Monni è di Campi Bisenzio e vive a Prato. Poca la sua storia politica a Firenze, finora.

La mancanza di un’adesione strutturata nel territorio (a differenza di Del Re e Funaro che mietono consensi in varie fasce della città) potrebbe rivelarsi un problema non da poco nella raccolta di adesioni al suo nome.

E tuttavia, contesa da trasmissioni tv, giornali e siti web, per ora, ogni qualvolta si chiede alla diretta interessata quale sia il suo futuro politico, lei risponde con una gran risata e ringraziando per la fiducia "il mio presidente".

E’ accaduto su Toscana Tv come anche su Rtv38. "Io ed Eugenio siamo uniti da una grande amicizia e questo ci aiuta a superare le differenze – la risposta data al direttore-conduttore di Primo Piano, Nicola Vasai – E sono contenta che lui immagini per me un ruolo così importante in una città come quella di Firenze, che peraltro lui ama in maniera viscerale. Era una cena tra amici e lui ha espresso un opinione. E vorrei che tale rimanesse. Perché proprio perché Eugenio mi conosce sa bene che ho una profonda allergia a tutto quello che sono le benedizioni, alle scelte imposte dall’alto. Io sono donna di popolo".

L’assessora regionale ha tenuto poi a precisare di non avere "padri e padrini". "Le decisioni si prendono insieme alla propria comunità di appartenzenza, con serietà e si prova anche a trovare una sintesi" il suo pensiero. Ma a un certo punto dell’intervista Monni sembra cedere e senza alcun problema (non si capisce se da quasi candidata sindaca o se da interlocutrice con l’anima bonacciniana del Pd) afferma che "per quanto riguarda Firenze dobbiamo capire cosa vogliamo mettere nel progetto di questa città".

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