La sfilata di Polimoda in piazza Santa Maria Novella

Le note di un’orchestra sinfonica hanno accompagnato l’esordio di 27 giovani designer, future promesse di un settore che oggi più che mai richiede innovazione e creatività

Sfilata dei giovani del Polimoda

Sfilata dei giovani del Polimoda

Firenze, 30 giugno 2021 -  Apertura alla grande ieri sera per Pitti Uomo edizione numero 100 che viene inaugurato ufficialmente stamani dai vertici di Centro Moda e Pitti Immagine, dal sindaco Dario Nardella, dal ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, dal presidente dell'ICE Carlo Ferro. Una anteprima davvero d'eccezione perchè a dettare legge è la fantasia, il coraggio, l'entusiasmo e la bravura degli studenti di Polimoda, la scuola internazionale presieduta da Ferruccio Ferragamo e diretta da Massimiliano Giornetti. Si torna alle sfilate dal vivo in una piazza come Santa Maria Novella che toglie il fiato per bellezza all'ora del tramonto. In passerella intorno alla poetica installazione di Rob Mulholland che omaggia Firenze con un giardino segreto tra piante, fiori e le sculture dell'artista britannino. Tutto intorno i cubi di legni per le sedute dei tanti ospiti tra cui Eva Cavalli, il sindaco Nardella con la moglie Chiara, Ferruccio Ferragamoo e la compagna Teresa Burgisser Sancristoforo, Ermanno e Toni Scervino, Federico Curradi, Monica Sarti, Francesca Pinzauti, Linda Loppa, Tommaso Bencistà Falorni, Luigi Salvadori con la compagna Antonella Fiaschi Puja, la vicedirettrice di Polimoda Tiziana Marchi.

Un evento che si annuncia indimenticabile e che segna un vero e proprio balzo in avanti nella creatività e nella capacità di progettazione e produzione dei capi da parte degli studenti di Polimoda, in una fusione perfetta di moda, musica ed arte. Le note di un’orchestra sinfonica hanno accompagnato l’esordio di 27 giovani designer, future promesse di un settore che oggi più che mai richiede innovazione e creatività. Per la prima volta in 35 anni della scuola che ha la sede principale a Villa Favard, oltre alle altre sedi a Scandicci e alla Manifattura Tabacchi, oltre ai migliori studenti del quarto e ultimo anno del corso di Fashion Design hanno partecipato al Final Graduation Show anche i migliori allievi dei corsi di Fashion Design Management e del Master in Collection Design e in Knitwear Design. “Art Thou, Final Graduation Show” di Polimoda è stato un inno al talento e alla diversità. Un evento-installazione dedicato ai migliori talenti creativi della scuola, in un ‘best of Polimoda’ che segna il ritorno delle sfilate in presenza celebrando Pitti Uomo #100. “Polimoda è noto per la sua visione indipendente” racconta Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda, che è il più illustre ex studente della scuola. “Da sempre la nostra ambizione è scoprire e promuovere il talento e la diversità in tutte le sue sfaccettature, magnificando l’inclusività e la diversità. Art Thou (Sii te stesso) sintetizza tutto questo. Con le creazioni dei nostri migliori talenti, vogliamo rispettare e promuovere le singole individualità. La rivendicazione dell’io a mostrarsi per quello che è. Una riflessione post moderna sulla autenticità dell’uno. La scelta del sé ad autodeterminarsi dichiarando la propria autonomia di giudizio e la propria personale libertà di espressione”. Non la solita sfilata stravagante e bizzarra come spesso succede in quelle di molte scuole di moda ma una vera laurea sul campo per bravura e sensibilità, con 100 look che non hanno mai annoiato, per 27 collezioni, quelle di 13 talenti italiani e di 14 ragazzi provenienti da tutto il mondo. “Sono ormai due anni che lavoro acccanto agli studenti _ continua Massimiliano Giornetti _ e ho avuto il privilegio di vivere la loro esplosiva energia e poi anche i momenti di fragilità in questo ultimo duro momento di lockdown”. Molto belle le creazioni di maglieria, piene di grinta e fantasia, gli abiti da sera a colori floreali e intensi, la reintepretazione modernissima degli abiti dei paggi rinascimentali, le scarpe esagerate come i cappelli, le giacche non finite, i piumini paracadute, i top patchwork di foglie di pelle, l'abito nuvola d'impronta surrealista, i corsetti minuetto e un modello con un ampio mantello che stringe in mano un antico coltello. Per finire la diversità e la voglia di indipendenza, anche no gender.

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