
di Angelo Giorgetti
In attesa di capire quale sarà il malloppo a disposizione per il mercato (in americano, budget), è cominciato il confronto fra Iachini e i dirigenti per definire la situazione dei prestiti. Sicuramente per uno di questi (Dalbert in cambio di Biraghi) Pradè proporrà all’Inter il rinnovo delle stesse condizioni. Ma il mercato sarà lungo e complesso, in percentuale Chiesa-dipendente per le condizioni che Commisso ha stabilito in cambio del via libera a Federico: "Te ne puoi andare, ma in cambio di una cifra che ci soddisfi".
E quale sarà, questa cifra? Se l’anno scorso Chiesa era quotato 70 milioni, la svalutazione-Covid ha avvolto il calcio ridimensionandone, se non gli appetiti, di sicuro i valori. In uno dei rari momenti di amarezza del suo lungo intervento autogestito, il proprietario viola ha ammesso di aver speso "molto a gennaio per giocatori che adesso sarebbero costati meno". Nessuno avrebbe potuto prevedere gli effetti della pandemia, chi può declinare ora l’evoluzione di un calcio profondamente ridimensionato anche dall’assenza degli spettatori?
Le entrate viola dipenderanno (anche o soprattutto?) dalle uscite, Commisso ha ripetuto per default che i soldi per lui "non sono un problema" ma certo – copn un bilancio intorno ai 100 milioni – non è venuto in Italia per buttarli a fondo perduto in operazioni di mercato che possono essere vincenti oppure no. E nel capitolo "uscite" ci può essere Milenkovic, che quest’anno ha giocato 37 partite in campionato segnando 5 reti e ha ancora due anni di contratto con la Fiorentina: non si parla proprio di rinnovo e per Nikola, difensore avviato verso la categoria semi top (ai tempi dei Della Valle la Fiorentina rinunciò addirittura a 45 milioni offerti dal Manchester United). Certamente ora le cifre si sono ridotte, ma fra gli altri è davvero solido l’interesse del Milan per Nikola: la richiesta arriva direttamente da Pioli, confermato e in questo momento molto ascoltato. Pioli conosce bene la duttilità del difensore serbo, avendone anche ispirato l’evoluzione da esterno basso nel secondo anno alla guida della Fiorentina. Da allora i progressi di Milenkovic sono stati esponenziali, la Fiorentina sa bene che le offerte non mancheranno.
E se il Milan si facesse avanti anche per Chiesa? L’intreccio con la società rossonera continua nel frattempo per Rebic: se il Milan dovesse acquitsarlo dall’Eintracht, il 50 per cento della cifra finirebbe nelle casse viola. Tutto questo in attesa che Commisso comunichi ai propri dirigenti il budget (in italiano, malloppo) destinato alle operazioni di mercato. Fra le prime indicazioni di iachini c’è l’innesto di un centrocampista di eseguire le due fasi, non un vero e proprio regista dunque, ma un elemento di valore che sappia integrarsi bene con Amrabat, Castrovilli e Duncan. Ma siamo davvero agli inizi, la strada è ancora lungghissima.