MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Piero Manzoni diventa un fumetto. Paolo Bacilieri racconta vita e opere in bianco e nero

Dalla matita di uno dei più amati e premiati fumettisti italiani è nato il graphic novel ‘BACGLSP’ (Basta A Ciascun Giorno La Sua Pena), presentato al Gabinetto Vieusseux di Firenze. L’autore: “Una macchina del tempo che trasporta il lettore nella Milano di quegli anni”

La presentazione al Vieusseux

La presentazione al Vieusseux

Firenze, 22 novembre 2023 – Artista geniale e irriverente, Piero Manzoni attraversò come un lampo la scena italiana e internazionale del secondo dopoguerra, illuminandola con la sua vitalità e le sue provocazioni. La sua è stata una vita breve ma intensa, cui pose fine a soli 30 anni – nel 1963 - una crisi cardiaca che lo colpì nel suo studio milanese. Pochi anni, che tuttavia videro un susseguirsi di invenzioni e soprattutto di provocazioni - culminate con la famosissima 'Merda d'artista' - che hanno influenzato in maniera decisiva le avanguardie successive. Ci ha lasciato linee da srotolare, sculture gonfiabili o commestibili, i celebri Achrome e soprattutto la pratica di un’arte totale che non distingue tra opera e vita. Per conoscere quella che è stata la sua idea di arte e la sua vita, ora c’è a disposizione dei lettori un manuale prezioso, uscito dalla matita, e dal genio, di Paolo Bacilieri uno dei più amati e premiati fumettisti italiani, vincitore di numerosi riconoscimenti, tra i quali il Gran Guinigi di Lucca Comics e il Micheluzzi di Napoli Comicon. Ha ricomposto magistralmente la traiettoria di questa bruciante parabola artistica, da essere definita quasi una “meteora”, in una biografia a fumetti, nella quale ha incrociato documenti ed evocato con minuziosa passione le architetture della sua città. Infatti la “coprotagonista” della storia è proprio Milano, e il lettore, tra queste pagine, può calarsi nell’atmosfera che si respirava all’epoca, di una città malinconica, rinata dalle macerie e lanciata verso il boom economico, “corrotta fino allo spasimo” eppure ribollente di creatività. Ha per titolo ‘BACGLSP (Basta A Ciascun Giorno La Sua Pena)’, il graphic novel di Bacilieri (edito da Coconino), presentato al Vieusseux nella sala Ferri alla presenza dell’autore, del presidente del Gabinetto Scientifico letterario Riccardo Nencini, di Daniela Ferrari, del giornalista de ‘La Nazione’ Roberto Davide Papini, e di Rosalia Pasqualino di Marineo. “La sua parabola artistica è durata 6 anni – spiega Bacilieri – io invece ne ho impiegati 7 per fare questo libro”. Già, perché di questo si tratta, di un vero e proprio libro. “Bisogna distinguere tra i fumetti, che hanno un personaggio, un eroe, le cui (dis)avventure si dipanano in un racconto a puntate, e una graphic novel, un libro che si apre e si chiude con una storia”. Come ha sottolineato Daniela Ferrari, quello del fumetto è un “linguaggio contemporaneo, capace di raccontare in maniera immediata e con facilità di comprensione. Ma nell’opera di Bacilieri c’è anche tanto altro: c’è la complessità, nel tipo di narrazione e nei contenuti, capaci di restituirci l’atmosfera di Milano di quegli anni”. “Non è la prima volta che racconto un personaggio reale, e in maniera non canonica – ha spiegato Bacilieri -. Ho approfondito la conoscenza di Piero Manzoni, scoprendo molte cose di questo personaggio bellissimo, grande artista milanese che, per un breve arco di tempo, si è proiettato nel dibattito internazionale. Per ricreare l’atmosfera fumosa, intrisa di smog, fumo, alcol e sigarette, ho scelto il bianco e nero, proprio per far prevalere il segno e la composizione. E ho utilizzato un “retino” per dare l’idea di sfumato. Anche alcuni fotografi hanno prediletto il poetico bianco e nero per immortalare la Milano di quegli anni, fredda, grigia, con le ferite della guerra, quasi contadina, che però sta diventando qualcos’altro, già proiettata verso il futuro. Poeticamente parlando sembra quasi una scelta obbligata. Mi viene da pensare che la Milano di allora fosse effettivamente in bianco e nero”. In quest’opera Bacilieri non solo ha tradotto la complessità del pensiero critico dell’artista, ma ha anche sovrapposto vita e arte arrivando persino a riprodurre alcune opere di Manzoni. “Più che seguire una cronologia vera e propria – spiega Bacilieri - ho voluto sviluppare il racconto andando per argomenti, per tematiche: il lavoro nel suo studio, i viaggi all’estero, il Bar Giamaica ecc…. E non ho pensato prima a una sceneggiatura: idee, disegno e scrittura sono andati di pari passo ”. La scelta narrativa di Bacilieri, come ha sottolineato Roberto Davide Papini: “Spiazza, cattura il lettore, lo fa essere accanto a Manzoni. A partire dalla scena iniziale, in cui l’inizio è la fine: una lunga camminata, in una sera freddissima di febbraio, con Manzoni che canta una canzoncina in milanese che suona quasi come una lunga colonna sonora”. Scelta e messa non a caso dall’autore, per “fare eco nella testa di chi legge”. E poi, come ha sottolineato Papini, c’è tanto “fumetto nel fumetto”. “Di cui sono amante – sottolinea Bacilieri – da lettore e da autore. Manzoni stesso aveva una passione per Jacovitti e da bambino per ‘Il Vittorioso’. E poi c’è Milano, che è stata la capitale dell’editoria del fumetto”. In queste tavole, in cui quasi si sente lo smog, il freddo pungente e il fumo di sigarette, l’autore conduce non solo a spasso il lettore nella Milano degli anni ’50-’60, ma lo porta a “353 passi da casa di Manzoni”, dov’era il Bar Giamaica, cuore di Brera, dove, insieme al giovane Manzoni, c’erano altri artisti, scrittori, poeti, fotografi che si ritrovavano a giocare a carte, sempre disposti a tirar mattina. Nel ricostruire la parabola di Piero Manzoni, con le sue tavole in bianco e nero ricchissime di dettagli, Bacilieri ci regala dunque il ritratto appassionato di anni febbrili e creativi. Di un luogo e un tempo dove sognare era lecito e dove i sogni, a volte, si realizzavano. Scelta non casuale il titolo ‘BACGLSP (Basta A Ciascun Giorno La Sua Pena)’. “Manzoni era un ragazzo di una buona famiglia cattolica, e nella sua opera c’è una sottotraccia, un aspetto ‘mistico’ nel rapporto tra sacro e materiale. Mi è piaciuta per vari motivi questa sigla – spiega l’autore - questa frase, del vangelo di Matteo, perché può essere anche laica, valida sempre, per tutti”. La presentazione del libro ha visto una numerosa partecipazione nella sala Ferri del Gabinetto Vieusseux. Il presidente Nencini ha ricordato la sinergia tra città – Milano e Firenze – ed epoche diverse, l’una col Bar Giamaica e l’altra con le Giubbe Rosse, ma entrambe accomunate dalla capacità di saper “costruire sulle macerie attraverso incontri culturali”. Un luogo prestigioso quello del Vieusseux, rimarcato da Papini: “Ci sono voluti anni, i fumetti ora entrano in musei come gli Uffizi e in prestigiosi luoghi come questo: perché si è finalmente capito che fanno e sono cultura”. Cosa devono aspettarsi i lettori leggendo ‘BACGLSP (Basta A Ciascun Giorno La Sua Pena)’ ? “Non è una biografia canonica - spiega l’autore - è troppo “emotiva” per esserlo. Non è nemmeno un saggio critico sull’opera dell’artista. La considero piuttosto una piccola, leggera “macchina del tempo”, che trasporta il lettore nella Milano grigia, fumosa, fredda, grigia e bellissima di Manzoni”.