
Carabinieri Nas, foto d'archivio Crocchioni
Firenze, 19 luglio 2023 - Sono stati ispezionati e sanzionati a Firenze i titolari di sei spazi estivi presenti sui lungarni per le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali accertate oltre che per la non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo predisposte. Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 13mila euro euro solo a Firenze. Nel corso di un servizio coordinato disposto dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della salute di Roma, i Nas dell'Italia centrale hanno effettuato controlli agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche, nelle aree della movida e laddove sono in atto alcuni dei principali eventi di aggregazione, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori. I controlli, effettuati in tutta l'Italia centrale, in Toscana hanno riguardato Firenze, la Versilia e la Maremma.
Lungo la riviera della Versilia è stato segnalato all'autorità giudiziaria il titolare di uno stabilimento balneare con annessa attività di ristorazione e disco bar per aver detenuto prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, in locali risultati peraltro interessati da diffuse carenze igienico sanitarie e strutturali. Con la collaborazione del personale Asl è stata disposta la chiusura del locale e sottoposti a sequestro oltre 50 chili di alimenti di varia natura.
Un ulteriore provvedimento di chiusura è stato adottato nei confronti di un altro ristorante la cui cucina e il deposito alimenti sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie precarie. Due i titolari di ristoranti segnalati, invece, per la mancata esposizione della tabella dei prezzi dei prodotti alimentari destinati alla somministrazione al pubblico e per aver tenuto negli scaffali alimenti scaduti, disattendendo alle corrette procedure di autocontrollo. Dieci i chili di prodotti alimentari sequestrati. Infine, in Maremma sono state controllate diverse attività di ristorazione e in due casi sono state contestate violazioni per carenze igienico sanitarie e per inottemperanza delle procedure Haccp. Il 50% delle 160 strutture e aziende finite sotto la lente degli inquirenti, per la precisione 81, sono risultate irregolari. Sono 6 i provvedimenti di sospensione dell’attività emessi a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali e 101 in tutto le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate.