Firenze, patto tra mercati storici internazionali contro la mercificazione delle grandi città

In Sala Giordano il convegno internazionale con i rappresentanti degli spazi coperti di 13 città internazionali. La richiesta: "Sì a un riconoscimento Unesco"

Il mercato

Il mercato

Firenze, 4 aprile 2024 – Dieci mercati da tutto il mondo e tre toscani (13 in totale) a Firenze, in occasione dei 150 anni dello Storico Mercato Centrale di San Lorenzo, per costituire un'associazione degli spazi di vendita al coperto per difendere l'identità commerciali delle grandi città che rappresentano.

In sala Luca Giordano, a Palazzo Medici Riccardi, oggi si sono ritrovati i vertici dei mercati coperti di tutto il mondo, dalla Boqueria di Barcellona al Torvehallerne KBH di Copenaghen, dal Nishiki Market di Kyoto all’Oslo Mathallen norvegese, dal Malmø Saluhall svedese all’English Market di Cork (Irlanda). E ancora, Berlino con Markthalle Neun, Gerusalemme con Mahane Yehuda Market, Riga Central Market e Santander con il Mercado de la Esperanza oltre che il MEQ di Follonica e il Mercato delle Vettovaglie di Livorno.

Alcuni rappresentanti dei mercati storici
Alcuni rappresentanti dei mercati storici

Alla conferenza internazionale, realizzata grazie al sostegno del Comune di Firenze, moderata dal giornalista Giacomo Guerrini, hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'assessore al commercio Giovanni Bettarini, il presidente della Città Metropolitana di Firenze Alfredo Esposito e il segretario generale della Camera di commercio di Firenze Giuseppe Salvini. Nel corso del convegno internazionale, promosso dallo Storico Mercato Centrale in occasione dei 150 anni, "Uno sguardo al mondo, l'esperienza storica dei mercati alimentari in paesi con tradizioni e culture diverse", è stato presentato e consegnato il protocollo che porterà alla costituzione di un'associazione e alla richiesta del riconoscimento Unesco per salvaguardare l’identità locale a fronte della tendenza di spersonalizzazione degli spazi.

Nel corso del convegno i vari mercati hanno esposto le proprie storie con un raffronto ieri e oggi e uno sguardo al futuro. Nonostante le differenze geografiche e culturali, la sfida è la stessa: difendere storia e tradizione che si tramandano di generazione in generazione. A spiegare l'iter che porterà alla costituzione dell'associazione Massimo Manetti, presidente del consorzio della Storico Mercato Centrale: "Con la presentazione del protocollo parte ufficialmente il percorso per costituire un’associazione dei mercati storici, con l’intento di arrivare al riconoscimento Unesco. Oggi abbiamo presentato il memorandum all'interno del quale sono elencati i requisiti necessari (tra questi una storiografia che testimoni l'attività nel tempo e un riconoscimento da parte delle istituzioni locali), regole e obiettivi. Tra un mese, il tempo necessario per prendere visione del documento, faremo una video conferenza e inizieremo con la raccolta delle adesioni".

Una volta costituita l'associazione si procederà con la realizzazione di un marchio unico internazionale e poi con l'iter per la richiesta del riconoscimento Unesco. Joanna Zawistowska, responsabile dei mercati per la Commissione Europea, dà la propria disponibilità a sostenere il percorso: "I mercati storici, come quelli presenti oggi a Firenze, vanno assolutamente difesi, sono l'anima delle città che li ospitano, un presidio sociale e culturale da tutelare. Come Commissione, continueremo a investire e a fare il possibile per aiutare e supportare le piccole botteghe affinché possano competere in scenari di profondo cambiamento". 

Tra le esperienze da prendere ad esempio quella “di Barcellona. Dietro il loro mercato hanno una piazza simile alla nostra. Loro hanno interrato tutti i servizi ampliando anche il parcheggio ed inserendo dentro compattatori, scarico merci, la nettezza, liberando il piano di sopra dando un overtour. Facendo ciò non ci sarebbe una riqualificazione solo della piazza o del mercato, ma dell’intero quartiere di San Lorenzo” conclude Manetti.

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