
Lancio dei palloncini al funerale di Lorenzo Paoletti (foto Tommaso Germogli)
Campi Bisenzio, 5 gennaio 2016 - Tanti palloncini bianchi liberati in cielo e l'inno della Fiorentina hanno salutato la bara di Lorenzo Paoletti oggi all'uscita della chiesa di San Donnino. Più di mille persone hanno riempito oggi pomeriggio la chiesa, la piazza e la compagnia di San Jacopo dove è stato acceso il maxi schermo per assistere alla messa.
Lorenzo Paoletti, 28 anni, è morto improvvisamente venerdì mattina, primo giorno dell'anno, nella sua casa di Sesto Fiorentino dove viveva insieme alla compagna Valentina e alla loro bimba Matilde, di soli 2 mesi. Un malore fulminante e inutile è stato il tentativo di rianimazione del 118. Lorenzo era di origine sandonninese, come tutta la sua famiglia e qui è tornato per l'ultimo viaggio. Lo strazio di Valentina, dei genitori Giampiero e Beatrice, del fratello Alessio, della sorella Eleonora davanti al feretro è stato uno dei momenti più toccanti ad inizio della messa.Oltre ai tanti parenti, sono arrivati i colleghi, gli amici di una vita, i tifosi dello stadio e i sandonninesi tanto che le strade che portano alla chiesa sono state chiuse al traffico.
“La morte di Lorenzo – ha detto don Giovanni Momigli, il parroco, anche lui visibilmente provato da questo dolore – è una tragedia, toglie il respiro e lascia senza parole. E' innaturale la morte di un figlio e mai come ora sento la responsabilità di essere prete, la mia inadeguatezza davanti al mistero della vita e della morte. Nessuna parola può essere risolutiva e convincente. La fede non dà le risposte ma ci apre una prospettiva perché siamo scelti prima della creazione del mondo”.
E per illustrare la speranza nel futuro, per far capire che nulla con la morte del giovane autotrasportatore va perduto il parroco ha usato due messaggi postati da Alessio e Chiara sui social: “Ci rivedremo un giorno: perchè c'è la certezza della fede – ha detto don Momigli – e la fede ci accompagna all'incontro col Signore. Caro Lorenzo, devo farmi forte, ho pianto in questi giorni, ti ho visto crescere, qui sei stato cresimato: ora fai in modo che un raggio di luce illumini il cammino di tutti”.
Valentina ha dedicato a Lorenzo un pensiero struggente: “Amore mio, perché mi hai lasciato? Non so come fare senza di te accanto. Mi manca già tutto di te. Vita mia ti volevo chiedere una cosa anche se so che non mi risponderai ma so già la risposta: mi vuoi sposare? Io sì e ti chiedo scusa se non te l'ho chiesto prima. Ti amo”.
Sulle note dell'inno della Fiorentina, la squadra di cui Lorenzo era tifosissimo, la bara è stata portata a spalla al cimitero, accompagnata da un grande applauso e dal dolore composto dei sandonninesi: tutti oggi hanno perso un figlio, un amico, un compagno di giochi, un ragazzo che sognava il futuro con Valentina e Matilde. Ora Lorenzo riposerà vicino ai nonni ai quali era molto legato.