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Il riscatto dell'unicorno nell'arte di Chiara Bersani

Affetta da osteogenesi imperfetta, ha fatto del suo corpo una forma di arte, unendo danza e recitazione. Il suo "Seeking Unicorns” in scena al teatro di Antella

Chiara Bersani nella foto di Roberta Segata

Bagno a Ripoli (Firenze), 31 gennaio 2020 - “Io, Chiara Bersani, alta 98 centimetri, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio respiro, i miei occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli. Io, Chiara Bersani, mi assumo la responsabilità di accogliere il suo smarrimento centenario”. 

L’arte di Chiara Bersani è davvero emozionante, arriva fino al cuore. L’artista piacentina, affetta da una forma medio-grave di osteogenesi imperfetta, lavora da anni sul significato politico dei corpi, tanto da meritarsi il premio UBU 2018 come miglior performer under 35 anni. Domani, primo febbraio, alle 21 al Teatro comunale di Antella porterà il suo “Seeking Unicorns”, una ricerca teatrale con contaminazioni dalla danza contemporanea e dalla Performing Art. L’Unicorno è il protagonista. Di questo animale si sa poco o niente. Le sue radici si sono perse nel susseguirsi di generazioni d’esseri umani distratti. Creatura senza patria e senza storia, è stato usato e abusato dall’essere umano. Chiara Bersani vuole risarcirlo, dargli una storia, un’identità, un riscatto. In scena sale una creatura meravigliosa e visionaria, ironica e conturbante, per riflettere sul significato che il corpo assume in base a chi lo osserva. Chiara Bersani, classe 1984, ha collaborato con importanti realtà della scena contemporanea europea tra cui Lenz Rifrazioni (IT), Alessandro Sciarroni/Corpoceleste_C.C.00 (IT), La Tristura (E), Rodrigo Garcia (E), Jérôme Bel (FR), Babilonia Teatri (IT), Marco D'Agostin. La sua prima opera autoriale coreografica, “Family Tree”, ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali tra cui il premio Prospettiva Danza 2011 e l’inserimento della pièce all’interno di NID Paltform 2014. Il suo progetto di ricerca sui corpi si articola in tre esperimenti performativi: “Tell Me More”, “Miracle Blade”, “Goodnight, Peeping Tom”. Nel 2018 ha realizzato il suo primo assolo “Gentle Unicorn” ed è tra le borsiste della scuola di alta formazione in sceneggiatura per il cinema diretta dal regista Marco Bellocchio. Il 7 gennaio 2019 è stata premiata col Premio Ubu 2018.

Informazioni: Teatro Comunale di Antella Via Montisoni 10, Bagno a Ripoli – Firenze Tel. 055 621894 www.archetipoac.it 

Prenotazioni:  Tel. 055.621894 [email protected] Biglietti :  Intero 14 euro/ridotto 12 euro 

 

Manuela Plastina