Firenze, il piano del Comune per rilanciare le edicole

Per i quartieri che vogliono rivitalizzare piazze e giardini previste 15 nuove aree per l'installazione di chioschi di vendita di generi alimentari

Libri e giornali al Conventino (Foto repertorio Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Libri e giornali al Conventino (Foto repertorio Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 22 aprile 2024 – Meno souvenir e più giornali. Lo prevede la delibera approvata in Consiglio comunale nell'ultima seduta ordinaria, e illustrata in aula dall'assessore al Commercio di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini. L’obiettivo è quello di sostenere le edicole “purché restino con questa funzione”, evitando quindi che si trasformino in rivendite di souvenir. E la delibera prevede anche di ridefinire la presenza dei chioschi a Firenze con alcune nuove aperture. Da segnalare che la delibera non ha avuto una immediata esecutività per cui si dovrà “attendere 15 giorni per poter procedere con gli atti”, come dichiarato da Bettarini. Per evitare che le edicole si trasformino in rivendite di souvenir il Comune stabilisce che dovranno avere il 70% della superficie di vendita (compreso il fronte) dedicata alla mostra di giornali e prodotti dell'editoria in genere, e non oltre il 30% dedicata all'esposizione di altre merci. Fuori dall'area Unesco le edicole potranno adibire un lato del chiosco-edicola per l'installazione di impianti pubblicitari, nel rispetto del regolamento sulle esposizioni pubblicitarie del Comune, e ricavarne sostentamento. Il piano contiene anche una ricognizione dei luoghi dove confermare la presenza di chioschi, siano essi adibiti alla vendita di prodotti alimentari, sia riservati all'offerta di beni non alimentari.

A fianco di quelli già esistenti il Comune prevede, su richiesta anche dei Quartieri che intendono ridare slancio alla vita in piazze e giardini, ulteriori 15 nuove aree in cui prevedere l'installazione di chioschi di vendita di generi alimentari finalizzati alla valorizzazione e al presidio delle diverse zone. “Questa categoria ha avuto molte difficoltà, con numerose chiusure negli ultimi anni, ed ha bisogno di un sostegno - ha spiegato Bettarini -. Sostegno, però, ad una condizione: che in effetti l'attività che viene svolta sia quella di edicola”.

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