REDAZIONE FIRENZE

Pontedera, Magrassi-Tommasini: punto d’oro

I granata fermano il Como con un secondo tempo scoppiettante: tre gol in tre minuti poi la zampata finale a 5’ dalla fine che fissa il 2-2

Pontedera

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como

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PONTEDERA (3-5-1-1): Sarri; Matteucci (29’ st Tommasini), Piana, Benassai; Perretta, Catanese, Caponi, Barba, Milani; Stanzani (16’ st Benedetti); Magrassi. A disp: Angeletti, Nicoli, Ropolo, Bardini, Faella, Bisconti, Pretato, Nero, Vaccaro, Orsucci. All. Maraia.

COMO (4-4-2): Facchin; Iovine, Bertoncini, Crescenzi, Dkidak; Cicconi (29’ st Bovolon), Bellemo, H’Maidat (29’ st Celeghin), Gatto (24’ st Solini); Walker (24’ st Arrigoni), Gabrielloni (35’ st Ferrari). A disp: Zanotti, De Nuzzo, Terrani, Bansal, Foulds, Agyakwa, Magrini. All. Gattuso.

Arbitro: Scatena di Avezzano

Reti: 18’ st Magrassi (P), 19’ st Gabrielloni (C), 21’ st Gatto (C), 40’ st Tommasini (P).

Note: espulso Bertoncini al 25’ st; ammoniti Walker, Dkidak, Facchin, Iovine, Ferrari.

PONTEDERA – Un bel Pontedera stoppa il Como (al primo pari esterno) ora terza forza del campionato e riprende a muovere la classifica dopo la sconfitta interna con la Lucchese. Il 2-2 forse va anche un po’ stretto ai granata, che per la prima volta sono riusciti a recuperare uno svantaggio senza chiudere sconfitti (era successo sei volte). Rispetto a mercoledì sono quattro le novità proposte da Maraia. In difesa dopo cinque turni ritorna la coppia Piana-Benassai, bloccata dal Covid, in mediana Barba è preferito a Benedetti, mentre in attacco riecco il tandem Stanzani-Magrassi a disegnare un 3-5-1-1. Di contro il Como, pur con il nuovo allenatore, Gattuso, alla seconda panchina dopo l’exploit di giovedì a Sesto San Giovanni, resta fedele al 4-4-2, con il quale nelle sei gare lontano dal Sinigaglia ha vinto in cinque occasioni (più una sconfitta) riuscendo sempre a segnare. Anche al Mannucci i lombardi mostrano di voler proseguire la striscia-sì imprimendo subito un ritmo sostenuto che il Pontedera accetta senza affanno. Anzi, sono proprio i granata a tirar fuori per primi le unghie quando al minuto 6 Magrassi, innescato da un lancio di Barba, costringe Facchin alla respinta di piede. Il Como dà sempre l’impressione di poter far male e così nel cuore della frazione tocca a Sarri scaldarsi le mani sulla rasoiata di Gabrielloni e sull’inzuccata di Crescenzi. Sono le schermaglie di quella che sarà una ripresa ricca di emozioni. Ad aumentare le palpitazioni dei pochi presenti aventi diritto ci pensa Magrassi, che prima si divora un’occasione grande così (minuto 11) e poi regala il vantaggio interrompendo un digiuno casalingo della squadra granata durato 380 minuti.

Neppure il tempo di gioire che Gabrielloni, sessanta secondi dopo, trafigge Sarri sorprendendo la difesa e aprendo per i granata due-tre minuti da incubo perché meno di centoventi secondi dopo la gamba di Gatto (che qui aveva segnato l’anno scorso con la Pro Vercelli) sbuca da dietro la difesa e firma il sorpasso.

È qui che il Pontedera dimostra il suo valore: nonostante il pesante uno-due non crolla e prova a riorganizzarsi. Ci riuscirebbe subito a raddrizzare il match se non fosse la traversa a dire di no a un Catanese in giornata ispirata. E allora bisogna lasciar passare il secondo giallo a Bertoncini e arrivare al minuto 40, quando su iniziativa di Milani è Tommasini a trovare di destro l’angolino del più che meritato pari.

Stefano Lemmi