Pitti Uomo, tutto il lusso della sostenibilità. L’impegno del Gruppo Kering

Ecco la partnership per il sostegno a giovani talenti in vista della grande kermesse della moda alla Fortezza

Kering

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Firenze, 27 marzo 2023 – Dopo l’annuncio dei giorni scorsi sullo sbarco a Pitti Uomo come ospite d’onore di Fendi con la sfilata del 15 giugno prossimo nella fabbrica Fendi Factory a Capannuccia nel comune di Bagno a Ripoli, cominciano ad arrivare altre anteprime della fiera per la moda maschile che si terrà dal 13 al 16 giugno alla Fortezza da Basso con le collezioni dell’estate 2024. E se con Fendi viene coinvolto il Gruppo LVMH al quale il brand appartiene dai primi anni Duemila, ecco arrivare all’orizzonte del salone internazionale anche un interessante progetto del Gruppo Kering, anche questo in ambito del lusso mondiale, con una partnership per il sostegno a giovani talenti impegnati nella produzione di moda davvero sostenibile.

A Pitti Immagine Uomo 104 torna S|STYLE sustainable style, la piattaforma del salone con una selezione di brand impegnati a promuovere pratiche sostenibili. Il progetto espositivo della Fondazione Pitti Discovery, che fin dal suo esordio ha attratto l'attenzione di stampa e top buyer internazionali, rappresenta un'importante vetrina per dieci marchi internazionali, selezionati in tutto il mondo dalla giornalista e curatrice Giorgia Cantarini. Ora questa settima edizione di S|STYLE accoglie per la prima volta una partnership esclusiva con Kering Material Innovation Lab (Kering MIL).

Tra i marchi che parteciperanno nel prossimo giugno ci sono Cavia (Italia), Dalpaos (Italia), Dhruv Kapoor (India), Isnu(Danimarca), Jeanne Friot (Francia), Ksenia Schnaider (Ucraina), Olooh Concept (Costa d'Avorio), Permu (Regno Unito), Steven Passaro (Francia), Young n Sang (Corea del Sud).

Kering MIL, il Centro di ricerca interno al Gruppo nato a Milano nel 2013, è impegnato a favore della riduzione dell'impatto ambientale complessivo attraverso la transizione di tutti i marchi del Gruppo Kering verso una catena di fornitura sostenibile. Forte di un decennio di competenze acquisite nel campo della sostenibilità, il coinvolgimento di Kering MIL si concentrerà su un approccio pratico per accelerare l'adozione di materiali e processi innovativi e a basso impatto nelle collezioni dei designer protagonisti di S|STYLE, che presenteranno le loro novità al salone di giugno.

“La collaborazione con Kering Material Innovation Lab è un importante riconoscimento del lavoro che stiamo facendo per la diffusione di una moderna cultura della responsabilità nella moda. Ma soprattutto siamo felici perché il MIL può aiutare concretamente i designer a conoscere e utilizzare i materiali più innovativi per un design di ricerca e di livello qualitativo internazionle”, spiega Lapo Cianchi, responsabile della comunicazione e dei progetti speciali di Pitti Immagine e segretario generale della Fondazione Pitti Discovery. Gli fa eco Christian Tubito, Direttore di MIL: "Il progetto S|STYLE di Pitti suona improvvisamente come un'accoppiata perfetta con l'atteggiamento e l'approccio all'open innovation di Kering MIL, una partnership insolita a supporto di marchi giovani ed emergenti appassionati di sostenibilità, aggiungendo innovazione alle loro collezioni capsule a basso impatto e dando loro la possibilità di mostrare nuovi prototipi di materiali testati o convalidati da MIL e allineati agli standard Kering".

Giorgia Cantarini, giornalista, stilista e curatrice di S/STYLE, spiega quanto sia difficile per un brand giovane ed emergente essere sostenibile al 100%. “Abbiamo cominciato questo percorso con Pitti Immagine ad inizio 2020 - dice Cantarini - presentando esempi virtuosi di moda responsabile. La nostra partnership con Kering MIL è un traguardo concreto per spingere questi promettenti designer a imparare ancora di più sulle soluzioni innovative, offrendo loro la possibilità di integrarle nella loro prossima collezione che verrà presentata a giugno. Stile, conoscenza e rispetto per il pianeta finalmente si uniscono per un futuro migliore e un modo consapevole di fare business”, conclude Giorgia Cantarini.

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