Ex Gkn: consorzio Abaco interessato. Arrivati i primi bonifici, cessa la protesta alla Torre di San Niccolò

Il rappresentante del consorzio ha partecipato all'incontro in Regione con i sindacati e la Rsu della fabbrica

Gli operai della ex Gkn

Gli operai della ex Gkn

Firenze, 6 luglio 2023 – Spiragli sulla ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Il consorzio Abaco di Genova, consorzio di cooperative attivo nel campo dei servizi alle imprese, è il primo soggetto individuato dalla Regione Toscana nella sua attività di scouting per la reindustrializzazione dello stabilimento. Il rappresentante del consorzio Alessandro Testa ha partecipato oggi all'incontro in Regione con i sindacati e la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) della fabbrica, ora proprietà di Qf Spa in liquidazione. "Nella grande fabbrica potrebbero convivere più esperienze imprenditoriali, seguite e gestire da questo soggetto, il consorzio di cooperative che rileverebbe la proprietà di Borgomeo", ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, secondo cui Abaco è "un consorzio credibile", e "non ci sono più le condizioni" perché Francesco Borgomeo, patron di Qf, "possa essere protagonista, come appariva nella prima fase, di un processo di trasformazione produttiva", per cui Abaco potrebbe "rilevare la proprietà" della fabbrica. "Quella che si sta componendo - ha affermato Valerio Fabiani, consigliere di Giani per le crisi aziendali - è un po' davvero una reindustrializzazione dal basso, che significa un puzzle che si compone di diverse tessere, dove ciascuna di queste tessere piano piano racconterà quello che può fare per portare occupazione e produzione in un sito che da due anni è stato abbandonato a se stesso. E questo lavoro passa tanto per l'iniziativa che i lavoratori hanno meritoriamente messo in campo in queste settimane, quanto per quello che altre realtà possono portare in dote in termini di interessi di produzione. Sono in corso molte altre diverse interlocuzioni anche in questi giorni".

Buone notizie dunque anche per la Rsu dell'azienda che oggi ha preso parte all'incontro in Regione Toscana e i cui rappresentanti hanno scelto di scendere dalla Torre di San Niccolò, dove erano in protesta da sei giorni. Anche perché nel frattempo erano arrivati sui conti correnti degli operai i primi bonifici della Cig. "Siamo andati avanti sulle nostre prospettive di reindustrializzazione – ha detto Massimo Barbetti della rsu -. Quella vista oggi è coniugabile con quello che stiamo portando avanti, quindi abbiamo tanto lavoro da fare, e bisogna metterlo a terra il più presto possibile". "La lotta - si legge in una nota della Rsu - tornerà a concentrarsi davanti ai cancelli della fabbrica dove sabato 8 luglio prenderà il via la due giorni 'Luglio insorgo quando voglio'".

Nic.Gra.

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