BARBARA BERTI
Cronaca

Ex Gkn, schiarita sui pagamenti. "Ma la protesta va avanti a oltranza"

Sindaco e prefetto parlano ai rappresentanti Rsu. Il collettivo tira dritto: "Decidiamo noi quando scendere"

Firenze, 3 luglio 2023 – "Decideremo noi quando scendere". E’ il grido di battaglia dei lavoratori ex Gkn, ora Qf, di Campi Bisenzio che da venerdì sera si sono ‘presi’ la Torre di San Niccolò perché, a quasi due anni dalla chiusura dello stabilimento (il 9 luglio 2021), la vertenza è sempre in alto mare. "Siamo costretti a iniziative estreme perché quello che sta accadendo non è più sostenibile" tuona Matteo Moretti, delegato Rsu ex Gkn, durante l’assemblea pubblica di ieri pomeriggio, organizzata in piazza Poggi, ai piedi della Torre di San Niccolò, dove circa 200 persone ("oltre 250" dicono gli operai) si sono ritrovate per dare appoggio alla battaglia delle tute blu.

Un incontro a cui è seguito un corteo improvvisato che ha sfilato per le vie di Firenze fino al centro con lo striscione: "La nostra rabbia tocca il cielo, reddito, buste, reindustrializzazione subito". L’incontro tra gli operai (forse una trentina i dipendenti ex Gkn presenti) e i fiorentini è servito a fare il punto della vertenza. "Il governo ha ‘donato’ una cassa integrazione a Qf che probabilmente rimetterà in discussione le sentenze del tribunale di Firenze che aveva condannato Qf al pagamento delle retribuzioni" dice Moretti ricordando che "non riceviamo gli stipendi da ottobre e neppure i cedolini delle buste paga: è surreale".

La cassa integrazione "creata su misura per Borgomeo all’interno del decreto del Primo Maggio solleva il nostro datore di lavoro al pagamento delle spettanze: una regalia dello stato a un imprenditore che non fa la reindustrializzazione" prosegue Moretti. Questo ammortizzatore, però, ancora non è arrivato.

"Siamo stati due volte all’Inps di Firenze per parlare con il direttore dopo che non aveva risposto alle nostre mail. Siamo andati all’ispettorato del lavoro per capire come sia possibile che un’azienda non paghi gli stipendi e non dia le buste paga. Siamo andati alla sede dell’azienda che di fatto fa da ufficio del personale a Qf. Anche qui nessuna risposta" racconta Moretti. Quindi racconta il progetto di reindustrializzazione che stanno portando avanti, il progetto relativo ai pannelli fotovoltaici e alle batterie di ultima generazione, ricordando la nascita a breve di una cooperativa di lavoratori.

Quindi, il delegato Rsu fa sapere che da quando sono saliti sulla Torre sono intercorse telefonate con il sindaco di Firenze, Dario Nardella e con la prefetta Francesca Ferrandino che hanno dato rassicurazioni sull’arrivo entro mercoledì dei primi mesi di cassa integrazione arretrata. "Volevamo incontrare la prefetta, visto che ancora non la conosciamo. Il suo ufficio di gabinetto ha dato l’ok all’incontro ma ha messo la pregiudiziale: dobbiamo scendere subito. E’ chiaro che non resteremo qui a vita ma non non accettiamo ricatti".

L’incontro in prefettura, sulla carta, è per questa mattina e non è da escludere che una delegazione di operai – come ha fatto andando all’Insp, prima ancora a Confindustria e pure all’aeroporto di Peretola – possa comunque presentarsi all’improvviso negli uffici di via Cavour.

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