LUIGI CAROPPO
Economia

Bando Firenze Fiera, quattro offerte. C’è anche Milano per il rush finale

Caccia al socio privato per risollevare i conti e rilanciare gli investimenti: 12 milioni di aumento di capitale

L’ultima edizione della scorsa primavera di Pitti Immagine Uomo nei padiglioni di Firenze Fiera

L’ultima edizione della scorsa primavera di Pitti Immagine Uomo nei padiglioni di Firenze Fiera

Firenze, 30 agosto 2023 - Sorride Firenze Fiera dopo l’agosto vissuto sul filo del rasoio con una domanda che rimbombava anche sotto l’ombrellone: ci saranno privati disposti ad entrare nel capitale della società che gestisce gli spazi della Fortezza da Basso e del Palacongressi di Firenze? Sì, e non solo uno. Sono quattro le manifestazioni di interesse che sono arrivate allo scadere del bando. A dimostrazione che Firenze, la sua vetrina espositiva e lo scenario fieristico stanno sul mercato, sono appetibili e se non proprio competitivi al top classifica, hanno potenzialità che il mercato ha recepito.

L’avviso pubblico di Firenze Fiera per la selezione di un socio privato disponibile a sottoscrivere l’aumento di capitale, scaduto alle 24 di lunedì scorso, si è concluso con "varie manifestazioni di interesse" dice genericamente la nota dell’ente che controlla i principali centri espositivi e congressuali della città. Nel comunicato la società precisa inoltre che si apre adesso la fase di verifica dei requisiti previsti dal bando. Le operazioni, in questo senso, dovranno essere completate entro il 13 settembre.

Una buona notizia per il vertice di Firenze Fiera guidato da Lorenzo Becattini, per il consiglio di amministrazione e soprattutto per i numerosi soci istituzionali tra cui in pole la Regione Toscana, il Comune di Firenze e la Camera di commercio di Firenze.

Trapela che tra i quattrio privati, pronti ad essere messi sotto esame per l’appropriatezza dell’offerta, ci sarebbe anche Fiera Milano, soggetto al vertice degli eventi nazionali e internazionali. Una partecipazione particolarmente significativa alla gara per entrare nel capitale di Firenze Fiera. Le attese al quartier generale fiorentino sono state ben ripagate: quattro offerte danno di per sè una inizione di fiducia. Prima di tutto ai protagonisti della partita: Lorenzo Becattini appunto, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi. Proprio Bassilichi era stato il più preoccupato quando era iniziato il percorso di ricerca del partner privato tanto che aveva sottolineato che l’individuazione sarebbe stata la svolta (positiva) ma che il deserto sarebbe stato segnale di una crisi irreversibile. Una sorta di ’referendum’: Firenze con il suo bagaglio storico applicato agli spazi espositivi era appetibile ancora o no?

Da ora al 13 settembre scatta l’operazione verifica formale dell’indentikit dei partecipanti al bando: sostenibilità economico-finanziaria (fatturato di almeno 24 milioni negli ultimi due anni di attività per poter mettere a disposizione 12 milioni di aumento di capitale a Firenze) e codice Ateco. Se tutte e quattro le società private hanno curriculum e dote necessari, dal 13 settembre inizierà la fase del dialogo con Firenze Fiera per condividere conti, strategie, esperienze, pianta organica in riferimento a nuove figure manageriali.