MAURIZIO COSTANZO
Firenze

In vendita il disegno di un satiro attribuito a Michelangelo. Era nella villa a Firenze dove visse il grande artista

Era nella villa a Firenze dove Buonarroti visse da giovane che è stata ceduta a fine 2023. Ora toccherebbe a questo murale a carboncino. Si accende il dibattito sull’attribuzione dell’opera

Il murale attribuito a Michelangelo

Il murale attribuito a Michelangelo

Firenze, 5 aprile 2024 - Un murale attribuito a Michelangelo starebbe per andare in vendita dopo essere stato staccato dalla parete di una villa a Firenze. Le ex proprietarie di una villa vicino Firenze dove Michelangelo ha vissuto da giovane meditano se mettere in vendita un disegno su larga scala attribuito al maestro della Cappella Sistina. Non tutti i critici, però, concordano sulla paternità dello schizzo appeso a lungo alla parete di una ex cucina, e oggi il New York Times ha puntato i riflettori sulla vicenda.

La villa sulle colline di Settignano è stata venduta dalla famiglia Sernesi alla fine del 2023 senza il disegno, un murale a carboncino su intonaco raffigurante un satiro (o un tritone) che nel 1979 fu staccato dalla parete per essere sottoposto a restauro. Negli anni l'opera ha viaggiato per il mondo, prestato a mostre, dal Giappone al Canada, e da ultimo al Metropolitan di New York per la mostra del 2017 Michelangelo: Divine Draftsman and Designer nel cui catalogo la curatrice Carmen C. Bambach, confermando l'attribuzione, lo definì "l'unica manifestazione rimasta delle abilità di Michelangelo come disegnatore su larga scala”.

Le indiscrezioni dell'ingresso del disegno sul mercato hanno rilanciato il dibattito rimasto finora limitato alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Se la Bambach, un'autorità nel campo dei disegni dl Rinascimento, ha confermato l'autenticità, altri studiosi non sono sicuri al cento per cento: per Cecile Hollberg, direttrice della galleria dell'Accademia che ha visionato il disegno per conto delle Sernesi, "è molto interessante e ora è sicuramente necessario procedere a nuove indagini”.

Opere di maestri del calibro di Michelangelo ancora in mani private sono rarissime e quando appaiono sul mercato i prezzi sono da capogiro: due anni fa un disegno di Michelangelo fu battuto da Christiès a New York per 23 milioni di euro. I prezzi italiani sono sensibilmente più bassi a causa delle leggi che frenano le esportazioni delle opere d'arte, ha spiegato al New York Times il gallerista Carlo Orsi che ha sedi a Milano e Londra: "Trovare clienti in Italia a questi prezzi è praticamente impossibile”.

La famiglia Sernesi non ha messo una quotazione sul disegno che fu assicurato per 24 milioni di dollari quando volò a New York per la mostra al Met. "Pensiamo che sia un'opera che meriti di essere vista e apprezzata”, ha detto al Times Ilaria Sernesi, una delle proprietarie. Oltre all'associazione con la villa, la paternità del disegno a Michelangelo si basa sull'attribuzione di Charles de Tolnay secondo cui il maestro della Sistina lo disegnò da teen-ager. Confronti tra il disegno Sernesi e uno studio di Michelangelo all'Ashmolean di Oxford hanno indotto altri studiosi a datare il lavoro ai primi venti anni dell'artista.

Scettico sull'attribuzione si è detto invece Paul Joannides, emerito di storia dell'arte a Cambridge, per "la scarsa qualità” del disegno. Così anche Francesco Caglioti della Normale di Pisa: “Se era di Michelangelo, quel giorno non era in gran forma”. L'artista “era un giudice severo di se stesso”, ha detto lo studioso, e da vecchio distrusse molte opere giovanili: “Forse si dimenticò di questa”.  

Maurizio Costanzo