
di Giampaolo Marchini
Cesare Prandelli ha scelto la sua squadra, quella tecnica. Gli uomini di fiducia che lo affiancheranno nella sua seconda avventura tinta di viola. Confermato lo storico secondo Gabriele Pin, il tecnico di Orzinuovi si avvarrà anche della collaborazione tecnico di Marco Fumagalli, con il preparatore atletico il fido e rodatissimo Valter Vio. Promosso invece nel team della prima squadra Marco Donadel. L’ex centrocampista viola, proprio ai tempi del Cesare 1.0, era già nell’organigramma tecnico della Fiorentina, alla guida dell’under 17 al momento ferma come tutte le altre giovanili per l’emergenza sanitaria dettata dal Covid. Per Donadel l’occasione per fare un ulteriore gradino ed esperienza accanto a un tecnico preparato e stimato come Prandelli.
A proposito di ex giocatori viola intenzionati a intraprendere la carriera da tecnico. Non potevano non fare rumore, però, soprattutto in Argentina, il sogno Batistuta. Già, sogno o suggestione, perché al momento non esiste questa possibilità. Ma qualunque aspetto della vita. in campo e fuori del Re Leone, accende l’interesse degli argentini e ovviamente di chi tifa viola. restiamo dentro ai fatti in modo asettico, senza farsi trascinare dai sentimenti che, soprattutto in questo caso, possono portare fuori strada (sempre per troppo amore e riconoscenza). "Bati ancora non l’ho sentito per via del fuso orario. Si è parlato di un suo ritorno in società e sarei entusiasta per tutto quanto rappresenta per la Fiorentina. Se ne può parlare più avanti di questo. Il suo ritorno sarebbe un valore aggiunto". Questo il passaggio della conferenza stampa di presentazione di Prandelli che ha scatenato sui social latinoamericano la fantasia. Non solo.
La riflessione più articolata del nuovo allenatore viola sulla necessità di avere qualcuno che possa far migliorare e sviluppare le qualità tecniche e le doti realizzative degli attaccanti ha fatto il resto. Tutto molto prematuro, è sempre bene ribadirlo, però già che se ne parli è qualcosa che non può non accendere il ricordo e l’affetto per il bomber di Reconquista. Al momento nessuna reazione da parte di Batigol (questione di fuso orario e anche di opportunità) che comunque non ha mai nascosto la stima nei confronti di Prandelli. In tempi non sospetti – quando per Cesare la panchina viola era solo una splendido ricordo – uscì la notizia nell’ottobre del 2019, che Batistuta stava per intraprendere la carriera da tecnico e che c’era la possibilità che entrasse nello staff di Prandelli. I contatti risalgono al periodo in cui Bati era a Firenze per un periodo di riabilitazione dopo l’intervento chirurgico a una delle sue martoriate caviglie. Ma il discorso non ebbe seguito. Come in questo momento. I tempi, lo ribadiamo, non sono maturi. Sognare, però, aiuta a vivere meglio e in questo momento ancora di più.