
Zahi Hawass nell'auditorium della Nazione (foto Umberto Visintini/New Pressphoto)
Firenze, 7 marzo 2016 - Una grande passione per la sua terra, la speranza per un futuro di consolidata Primavera e soprattutto una conoscenza approfondita su tutto quanto ha fatto la Storia dell’Egitto. L’egittologo più famoso del mondo, Zahi Hawass, ha tenuto oggi pomeriggio nell’auditorium de La Nazione una lectio speciale dal titolo “Magia delle Piramidi. Le mie avventure in Archeologia”, introdotta da un saluto del direttore de La Nazione Pier Francesco De Robertis.
Una divulgatore di grandissimo valore Zahi Hawass, già segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Partendo proprio dai giorni della rivoluzione della Primavera nordafricana ha dipanato il suo viaggio avventuroso nei segreti e nell’attualità dell’Egittologia.
Il pubblico incantato e affascinato. Del resto sotto la guida di Zahi Hawass la conoscenza della Piramidi di Giza, il Museo egizio del Cairo, Luxor e la Valle dei Re è entrata nelle case di milioni di persone. Zahi Hawass (il suo ultimo libro è intitolato la “Magia delle Piramidi. Le mie avventure in Archeologia”) ha grande meriti dunque e ieri lo ha nuovamente dimostrato nella sua lezione: ha investigato le cavità inesplorate della Grande Piramide, ha portato alla luce i tesori custoditi dal deserto, ha ridefinito l’approccio scientifico su architetture storiche, ha scoperto chi furono i veri costruttori delle piramidi e come venne ucciso Tutankhamon, divenendo in pochi anni “l’ultimo faraone” come abitualmente viene definito dalla stampa internazionale.