REDAZIONE FIRENZE

‘Una psicologa in giallo’, il nuovo libro di Francesca Ceccherini

L’atteso seguito delle avventure di Sofia è un giallo con sfumature ‘rosa’ ambientato a Firenze

La copertina del libro

Firenze, 17 ottobre 2023 – S’intitola ‘Una psicologa in giallo’ il nuovo libro di Francesca Ceccherini (edito da Porto Seguro). Nel 2021, all’età di 76 anni, ha concluso la sua attività professionale di psicoterapeuta e ha deciso di realizzare un sogno rimasto a lungo in un cassetto, dicendo a sé stessa “Meglio tardi che mai”. Ha deciso di scrivere romanzi di carattere psicologico (e non poteva essere altrimenti), creando il personaggio di Sofia, una psicoterapeuta che racconta, commuovendo e divertendo il lettore, le sue avventure come professionista, come donna innamorata e come detective improvvisata. Ha esordito con il suo primo libro ‘Non voglio morire’, ha proseguito con il secondo ‘Ho incontrato l’amore vero’, e ‘La famiglia tra luci e ombre’, e ora ha scritto questo nuovo volume.

Nel tanto atteso seguito delle avventure di Sofia, la psicoterapeuta fiorentina si trova nuovamente al centro di un’indagine che la porterà a svelare un terribile omicidio. Col supporto della detective Cinzia Pennati, le due donne affrontano il macabro mistero di un cadavere ritrovato nel soffitto di una sontuosa villa, all’interno di un grosso baule. Chi è la vittima? E quale oscuro segreto la circonda? Mentre la rete di menzogne si stringe attorno ai sospettati, due giovani ragazze ei si uniscono alla ricerca della verità. Rivelazioni sconvolgenti e segreti sepolti rischiano di sconvolgere le vite dei protagonisti, tenendo il lettore incollato alle pagine, fino all’ultimo atto. Un thriller avvincente, dove il gioco di specchi e inganni distorce la realtà di una famiglia, riservando ai lettori, capitolo dopo capitolo, sempre nuove sorprese. Le avventure di Sofia sono innumerevoli, senza alcun limite. “Nel creare i miei personaggi – spiega Francesca Ceccherini - mi sono avvalsa di un terreno fertile, coltivato e fertilizzato, grazie alle molteplici esperienze della mia lunga vita personale e professionale. Amo libri gialli, ne sono un’accanita divoratrice. Mi entusiasma soprattutto la parte investigativa, simile, per molto aspetti, alla mia attività di psicoterapeuta, alle prese con casi clinici complessi e drammatici, affini a tragedie shakespeariane. Volendo fare un’analogia con la letteratura a me cara, i sintomi portati dal paziente si potrebbero paragonare a dei serial killer, responsabili della morte psicologica, creativa e spirituale di ogni persona, resa incapace di dare senso e significato alla propria esistenza. Lo scopo dell’investigatrice terapeuta è quello di individuare il o i responsabili della sofferenza del malcapitato paziente e aiutarlo a evadere da quella scomoda prigione, nella quale è ingiustamente segregato, aiutarlo ad aprire quelle sbarre e restituirgli quella libertà, serenità, dignità ed equilibrio che l’assassino-sintomo gli aveva negato”.

Con quest’opera l’autrice ha voluto cimentarsi in un vero e proprio libro giallo, con la consueta penna che la caratterizza: creativa, ironica, drammatica, sentimentale. “Sono presenti tutti gli ingredienti di un vero romanzo poliziesco, con qualche sfumatura “rosa” – spiega Francesca - la suspense, il mistero, il brivido, il tradimento, l’amore, la passione... Il colpevole è alle prese con tre giovani apprendiste investigatrici, che sfidano il pericolo, rischiando l’osso del collo, gareggiando segretamente, all’insaputa della polizia, cercando di tagliare per prime il traguardo nella sua ricerca. Per la stesura di questo romanzo mi sono ispirata a un episodio che mi era stato riferito da una vecchia amica. In occasione di una cena, la conversazione dei commensali si addentrò in una vera e propria suspense. Un’ospite facoltosa brasiliana raccontò di avere acquistato una vecchia villa fiorentina, disabitata da molti anni, ubicata in uno dei quartieri più prestigiosi della città. Al momento della presa in considerazione del restauro, lei per prima decise di visitarla da cima a fondo e nella soffitta, con suo stupore, ci trovò un vecchio baule finemente decorato. Lo aprì con una certa eccitazione, forse con l’intima illusione di trovarci un tesoro, invece per poco non cadde stecchita a terra dal terrore, perché all’interno c’era uno scheletro. Essendo molto superstiziosa fuggì a gambe levate e non volle più metterci piede. Ebbene, a distanza di anni questo episodio si è affacciato alla mia mente, senza avere mai saputo quale fosse il vero retroscena di quel mistero. Tale episodio è stato un vero input per dare vita a questo romanzo di pura inventiva, ambientato nella splendida Firenze”.

Francesca Ceccherini nasce a Foiano della Chiana, in Toscana, nel 1945. Ha esordito alla vita lavorativa con un’attività di pubbliche relazioni, mentre collaborava anche come freelance, con servizi giornalistici su quotidiani (Paese Sera, La città di Firenze) e riviste mensili a diffusione internazionale (Speciale Ottanta, Congressi). Ha realizzato inchieste inedite, pubblicate con ampia diffusione dai quotidiani La Repubblica e Il Mattino di Napoli e su una rivista scientifica (Rivista Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ipnotica – Milano). È psicologa – psicoterapeuta, con un’esperienza professionale di 35 anni, con uno studio a Firenze e uno a Napoli. È specializzata in Psicodinamica strategica breve, Ipnositerapia, Sessuologia clinica e Logoterapia. Maurizio Costanzo