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Riccardo Muti a Firenze con i Wiener Philharmoniker, trionfo al Maggio. L’ovazione del teatro

Il Maestro omaggia Firenze: “E’ iniziato tutto qui”. Poi ricorda il Comunale. Applausi interminabili

Riccardo Muti a Firenze con i Wiener Philharmoniker, trionfo al Maggio. L’ovazione del teatro

Firenze, 12 maggio 2024 – Il Kaiser Walzer di Strauss, come bis, è stato il premio del maestro Riccardo Muti e dei Wiener Philharmoniker al pubblico del Maggio Fiorentino che ha riservato ovazioni al grande direttore e alla celebre orchestra sia all'inizio dello spettacolo di Firenze, sia al termine, dopo un concerto di un'ora e 40, intenso per l'esecuzione di due capolavori di sapore viennese proposti proprio per esaltare il carattere dell'orchestra e il suo suono inconfondibile, cioè la Sinfonia n. 35 in re maggiore K. 385, Haffner, di Mozart e la Sinfonia n. 9 in do maggiore D. 944, detta Die Große (La grande) di Schubert.

Pezzi esemplari per il Teatro del Maggio che è la seconda tappa di un breve tour italiano del maestro Muti con l'Orchestra viennese che ha toccato Ravenna e proseguirà a Bari. Con i Wiener il maestro Muti aveva diretto, nella primavera del 2021, il suo ultimo concerto a Firenze, città alla quale lui stesso ha voluto rivolgere parole particolare prima del bis.

Oltre a ringraziare i filarmonici di Vienna, Riccardo Muti ha rivolto parole di "gratitudine a Firenze e al pubblico fiorentino - ha detto lui stesso - Mi riferisco agli esordi, tutto è partito qui nella mia vita artistica e familiare, dato che i tre figli sono nati tutti e tre a Firenze. Tutto è cominciato qui grazie all'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino a fine anni '60”.

Muti ha ricordato gli storici professori d'orchestra del glorioso Comunale di Firenze. "So - ha detto al pubblico - che c'è in sala il professor Pellegrini, uno degli ultimi rimasti ma - ha ironizzato - fra poco li seguo anch'io ovviamente, della gloriosa orchestra di allora con cui abbiamo fatto cose importantissime”.

"Devo dire grazie a loro - ha proseguito Riccardo Muti - i quali mi invitarono a diventare direttore del Maggio, ruolo con cui cominciai la mia strada. Non bisogna mai dimenticare coloro, e neanche il pubblico fiorentino, che hanno favorito un cammino. Vi porterò sempre nel cuore”.

"Anche oggi a Firenze quando cammino per strada le persone coi capelli bianchi dicono 'Guarda, c'è Muti!'”, ha detto ridendo. “E adesso ci sono due possibilità, o ce ne andiamo o facciamo un bis, che - ha annunciato alla sala - sarà quello che ascoltate in televisione per il concerto di Capodanno e che ora potete sentire da loro dai Philarmoniker qui”.

Dopo l'esecuzione maestosa del travolgente pezzo di Strauss il pubblico è rimasto in piedi omaggiante verso il maestro e la celebre orchestra e solo un 'ciao’ con la mano fatto da Muti ha interrotto gli applausi che sarebbero andati avanti ancora.

Prima del concerto Muti ha avuto una conversazione con il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes il quale, al termine, esprime "tutto il suo apprezzamento per il suo ringraziamento di Muti a Firenze e per questo concerto tanto importante. È molto significativo - spiega Fuortes - che il maestro Muti abbia ricordato il passato del teatro e la sua storia che peraltro è così indissolubilmente legata alla storia dello stesso Muti”. Fuortes quindi sottolinea “il grande successo di pubblico, la sala piena, la serata memorabile”.