REDAZIONE FIRENZE

Museo Marini, nuovo cda e prove di alleanza tra Firenze e Pistoia

Tra le novità la mostra 'Seminarium' di Jesper Just, dal 17 dicembre, una 'prima' nazionale curata da Caroline Corbetta

Un momento della presentazione del nuovo cda

Firenze, 13 dicembre 2022 - "I rapporti tra Firenze e Pistoia sono ottimi, ma la sede del Museo Marini a Pistoia, a Palazzo Tau, ha bisogno di lavori: oggi l'edificio non è a norma e non si conoscono i tempi di riapertura. È il Comune che deve provvedere ai lavori, il sindaco fa parte del cda, quindi sa che si devono adeguare gli spazi prima di poter riaprire". Lo ha detto il presidente della Fondazione Marini San Pancrazio di Firenze e della Fondazione Marini di Pistoia Carlo Ferdinando Carnacini, a margine della presentazione del nuovo cda della Fondazione fiorentina, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dei rapporti con Firenze. "La Fondazione di Pistoia resterà a Pistoia, così come l'archivio e gran parte delle opere: tuttavia ci sono opere chiuse in un magazzino, capolavori che hanno bisogno di essere visti. Non possono restare in un magazzino perché è stato posto un vincolo dalla soprintendenza" ha sottolineato Carnacini. Intanto la Fondazione ha presentato un nuovo cda con l'obiettivo di avere "una visione più aperta al mondo esterno". Tra le novità del programma di attività del museo fiorentino, la mostra 'Seminarium' di Jesper Just, dal 17 dicembre, una 'prima' nazionale curata da Caroline Corbetta e inserita all'interno del Festival natalizio 'Green Line', promosso dal Comune di Firenze e organizzato da Mus.e, con la direzione artistica di Sergio Risaliti. L'artista danese presenterà le sue opere multimediali negli spazi della cripta duecentesca del Museo Marino Marini di Firenze. Nel corso del 2023 ci saranno anche iniziative come la mostra diffusa tra più sedi dell'artista americana Rachel Feinstein (marzo-agosto 2023). Dal 13 dicembre è invece previsto il prestito dell'opera 'Cavaliere' di Marino Marini a Palazzo Vecchio, nella sala Leone X.

Niccolò Gramigni